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“Non ci fidiamo della Juventus”. La vigilia di Zidane e Varane, la ‘force tranquille’ del Real

Poco più di due anni fa Zinedine Zidane esordiva come allenatore del Real in Champions. Doppia sfida contro la Roma di Spalletti, doppio 2-0. Da quel giorno, sono passate 29 partite e due “orelljas”, come chiamano la coppa a Madrid. Il primo gol della sua campagna europea lo segnò Cristiano Ronaldo, l’uomo che ha firmato anche l’ultima vittoria a Torino. Nella sua carriera ha segnato 22 gol in gare di quarti di finale. Più della Juve, ferma a 21. “È un giocatore incredibile, tra tanti anni ci sarà chi lo ricorderà come una leggenda. Come Di Stefano”. Nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di ritorno contro la Juve, il tecnico francese però predica calma e concentrazione. “Dobbiamo rispettare la Juventus, come facciamo con ogni avversario. Abbiamo un vantaggio, ma questa è un’altra partita, un’altra storia. Se staremo concentrati per 90 minuti, abbiamo ottime possibilità di passare il turno. Ma dobbiamo fare molta attenzione perché le partite girano su episodi”.

Sfumata la Liga, fuori dalla Coppa del Re, la Champions è l’obiettivo obbligato dei madrileni. Vincere per la terza volta di fila porterebbe i blancos a riscrivere nuovamente la storia. “Non ci pensiamo. Abbiamo il dovere di pensare partita per partita. All’inizio della stagione il Real ha sempre l’obbligo di provare a vincere sempre tutto. Quest’anno non è andata così, abbiamo avuto dei problemi, ma adesso siamo equilibrati, segniamo con continuità e subiamo pochi tiri in porta”.

Tranquillità e fiducia. Nessun problema per la squalifica di Sergio Ramos. “Siamo preparati a queste emergenze. Accanto a Varane, potremmo arretrare Casemiro o schierare Vallejo, siamo pronti”. E nessun problema, neanche di coscienza sulla possibilità di costringere all’addio Buffon. “Grande persona e grande giocatore. Non lo so se sarà la sua ultima gara, non deve interessarci. Noi dobbiamo eliminare la Juve. È l’unico nostro obiettivo”. Sarebbe l’ottava semifinale consecutiva di Champions: un record che Raphael Varane sente molto suo. Sguardo sereno, parole chiare, obiettivi precisi. Compirà 25 anni fra due settimane, ma ormai è un veterano del Real Madrid. Era arrivato da minorenne nel 2011, quando Higuain guidava l’attacco. “Di Gonzalo ho un ottimo ricordo personale, un trascinatore dello spogliatoio. In campo è un costante pericolo, dovremo fare attenzione”. Accanto a lui non ci sarà Sergio Ramos, ma “non avrò problemi. Casemiro gioca spesso in allenamento da centrale difensivo, siamo tranquilli”.

Nessuna preoccupazione per le condizioni del suo ginocchio, da sempre suo tallone d’achille. “Sto recuperando la condizione perfetta, sono un giocatore di 1,90 che ha bisogno di una preparazione speciale ma ormai credo di avere abbastanza esperienza per conoscere le mie condizioni. E sto bene, come il resto della squadra. Andremo in campo per vincere. Non siamo certo la squadra che gioca per lo 0-0. Rispettiamo la Juve, ma il nostro obiettivo è ripetere la gara di andata”. In chiusura, una battuta su Buffon. Perché quando Gigi esordiva in Champions, Varane aveva appena due anni. “Che dire, è una leggenda. Non sta certo a me dire se questa sarà la sua ultima stagione. Di sicuro ho un’ammirazione incredibile per lui e per tutto quello che ha fatto”.

Tutte cose che domani resteranno fuori dal terreno di gioco.