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Rastelli: “Rimarrei a Cagliari a vita, ma non dipende solo da me”

“Guardare il alto”. E’ questo l’obiettivo del Cagliari, ormai praticamente salvo e a caccia di un buon piazzamento in classifica in questo finale di campionato. L’avversario di turno è il Torino di Mihajlovic, che punta al nono posto, e che non farà sconti: gli stimoli non mancheranno. E’ la convinzione di Massimo Rastelli, che ha presentato in conferenza stampa la gara del Sant’Elia:

“All’andata la gara fu decisa già nei primi 10 minuti: dopo il primo gol siamo crollati. Domani voglio un altro tipo di approccio e un Cagliari diverso: il confronto con il Torino è stimolante. I granata hanno una rosa da prime 7-8 posizioni. Hanno tanti giocatori di qualità, Belotti su tutti: fa la differenza sia in termini di gol che di comportamento. Barreca? Il dualismo con Murru ha frenato la crescita di entrambi. Sono convinto che le squadre cercheranno di vincere e sono sicuro che uscirà fuori una partita piacevole. In questo girone di ritorno abbiamo trovato un equilibrio e non vogliamo fare passi indietro”

Possibile formazione: “Siamo felici di riavere a disposizione Ceppitelli, che rientra tra i convocati. Sul modulo non ho dubbi, abbiamo trovato la nostra identità: domani potrebbero scendere in campo gli stessi undici di Palermo. La salvezza matematica non ci mette pressione, anche perché sfrutteremo queste otto gare per trarre il massimo: guardiamo in alto”. Futuro: “Sono felicissimo di stare sulla panchina del Cagliari, ma ora è inutile parlare del futuro. Rimarrei a vita, m non dipende da me e devo vivere alla giornata”. Sulla sfida Belotti-Borriello: “Se dipendesse da me, avrei già premiato Borriello con una convocazione in Nazionale. Rispetto a Belotti la differenza sta nell’età, ma vedono entrambi molto bene la porta: Marco ha qualcosa in più a livello qualitativo”.