Ranocchia conquista la Premier League: è l’uomo partita contro il Liverpool
Da poco considerati in Serie A, a rimpianti d’Oltremanica? Gabbiadini, Niang e Ranocchia sono i protagonisti “d’Italia”, nell’ultima giornata di Premier League. Soprattuto Andrea Ranocchia che in 115’ ha già conquistato i suoi nuovi tifosi dell’Hull City.
Due partite: Manchester United all’Old Trafford e Liverpool. Per due volte la porta delle tigri rimane inviolata, con al centro della difesa proprio Ranocchia. Uno di troppo della nuova Inter, al quale viene preferito addirittura Medel come difensore. Eppure nel 2014 era destinato ad ereditare la fascia di capitano di Javier Zanetti. Fascia troppo pesante per Andrea, che l’anno dopo la perde in favore di Icardi. Un declino senza fine, conclusosi con il trasferimento in prestito alla Sampdoria, non un passo indietro, ma la ricerca della serenità perduta a Milano. Nell’ultima stagione solo 5 presenze in Serie A e la coppia Murillo-Miranda ad occupare stabilmente i due posti al centro della difesa. “Pregiudizi su di me” diceva, ed il ruolo da parafulmine per un Inter ancora in fase di rivoluzione. Un mental-coach per provare a tramutare le critiche in punti di forza. Il cambio di allenatore lo mette ai margini della rosa, costringendolo a cambiare non solo squadra, ma questa volta anche campionato. Subito il debutto infuocato in Premier League contro il Manchester United, con l’ingresso in campo a metà del secondo tempo.
Il benvenuto servito da Ibrahimovic che gli rifila una tacchettata in testa, tentando una rovesciata. “Un esordio emozionante ed un buon punto conquistato! Adesso testa al Liverpool”, così nel primo tweet in terra inglese. Poi i primi tre punti proprio contro i Reds. Questa volta Andrea non si è accontentato della presenza. Ma nei 90 minuti ha guidato la difesa dell’Hull City, venendo nominato “Man of the match”. Sui social una partita alla Bonucci, con un assist di 40 metri per il gol del 2 a 0 di Niasse. Una vittoria festeggiata con un cinguettio inglese questa volta: “Come on tigers”. Un ambientamento rapido, per uno che ha solo 6 mesi per convincere l’Inghilterra, ma soprattutto l’Inter.
Per i più ostinati il campionato meno tattico, faciliterà senza dubbio le prestazioni del difensore italiano. Sicuramente la maggior fisicità del gioco ha costretto Ranocchia a mettere in campo la cattiveria agonistica, accumulata nelle tante panchine di questo anno. La speranza dei tifosi interisti è che diventi il nuovo Coutinho, chiuso nelle scelte tattiche all’Inter, ma titolare inamovibile in Inghilterra. In prestito secco all’Hull City Ranocchia ritornerà a Milano in estate, con qualche certezza in più e con la speranza di aver convinto delle sue doti. Per molti rimarrà un fuoco di paglia, in grado di essere determinante in una squadra di bassa classifica, senza troppe pressioni e pretese. Per altri è già un rimpianto d’Oltremanica, bocciato troppo presto dalla Serie A.