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Ranieri: “Serie A? La Juventus corre da sola e il Sassuolo potrebbe diventare il Leicester italiano”

Euro 2016 è ormai alle spalle e per la serie A comincia il countdown. Manca un mese all’esordio del campionato 2016-2017: cambierà qualcosa rispetto alle passate stagioni? Il calciomercato dice che al momento è ancora la Juventus la super-favorita. Dopo gli arrivi di Pjanic e Dani Alves e la partenza di Morata,  i bianconeri puntano a rinforzare ulteriormente la squadra con giocatori in grado di permettere il salto di qualità definitivo anche in Champions. Per Claudio Ranieri in Italia i torinesi non hanno rivali:

“La forza della Juventus è quella di pensare contemporaneamente all’oggi e al domani” – dichiara l’allenatore del Leicester nel corso di un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport – “Si lavora su due strade: la prima è quella di rinforzare la rosa attuale, la seconda quella di acquistare giovani per il futuro. La Juve in questo momento corre da sola. Solo Napoli e Roma possono in teoria contrastarla, ma bisogna attendere la fine del mercato. Le milanesi stanno vivendo un’estate di profondi cambiamenti a livello societario e in questo momento sono in seconda fila”. Squadra più intrigante della serie A? “Il Sassuolo. Mi auguro che superi i preliminari di Europa League. Il Sassuo­lo potrebbe diventare il Leicester italiano. Mi fa pensare all’Udinese di qualche anno fa, con una differenza filosofica di base. A Udine puntavano sui giovani stranieri, mentre a Sassuolo stanno seguendo la via italiana e questo percorso potrebbe dare una scossa all’intero movimento nazionale”.

A Ranieri Euro 2016 è piaciuto: “Penso che aver allargato il numero delle squadre sia stato una bella cosa. Ha permesso a realtà medio­-piccole di confrontarsi con le grandi nazioni del calcio. Qualche partita sarà stata noiosa, ma in generale è stato un buon torneo. L’Italia mi è piaciuta moltissimo. Conte ha davvero svolto un superlavoro. Va ringraziato: ha dato un gioco e un’anima agli azzurri. La Francia è arrivata in finale. La Germania ha giocato bene, ma non ho condiviso il cambiamento di rotta di Löw contro l’Italia: ha dimostrato di temerci. Galles e Islanda rappresentano una boccata di aria fresca: la haka degli scandinavi è stata fantastica. Il Portogallo ha meritato di vincere, ma avevo intuito che avrebbe potuto compiere la grande impresa: l’allenatore, Fernando Santos, guidò la Grecia durante il Mondiale del 2014. La delusione è l’Inghilterra. La qualità generale valeva la semifinale”.

Giampiero Ventura? Paragonarlo a Conte sarebbe un danno: “La cosa peggiore da fare. Ogni allenatore ha la sua storia e il suo momento. Ventura è un maestro del calcio, ma da solo non può compiere miracoli. Il sistema nella sua complessità deve aiutarlo. Si dovrebbe puntare sui giovani in modo serio e non per slogan. Puntare sui giovani significa impegnarsi a fondo sui vivai. I modelli da seguire sono quelli della Germania e della Francia”.