Cagliari, Ranieri: “Pavoletti è il nostro Altafini”
Il commento dell’allenatore rossoblù dopo la vittoria per 2-1 ottenuta all’ultimo contro il Sassuolo
Finisce 2-1 l’incontro fra Cagliari e Sassuolo, valevole per il 15° turno di Serie A. Finale pazzesco all’Unipol Domus, dove i padroni di casa hanno ribaltato il risultato con due gol nei minuti di recupero. Nonostante i neroverdi siano stati in vantaggio per quasi tutta la durata del match, grazie al gol segnato da Erlic al 7′ minuto, alla fine le reti di Lapadula e Pavoletti regalano i tre punti ai rossoblù, che escono così dalla zona retrocessione. Nel post partita, l’allenatore del Cagliari Claudio Ranieri ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport.
Cagliari-Sassuolo, l’intervista post partita di Ranieri
In apertura Ranieri si è soffermato sull’importanza di questa vittoria: “Tre punti importantissimi contro un’ottima squadra. Sapevamo che era una squadra che gioca a calcio, che gioca bene. Si conoscono, hanno dei movimenti ripetuti più volte e sanno quello che devono fare. Non dico che ci hanno sorpreso perché lo sapevamo, però i nostri primi 15 minuti sono stati timidi, brutti e meno male che ne hanno fatto solo 1 su calcio d’angolo. Avevano fatto due o tre azioni veramente ficcanti. Dopo il gol invece abbiamo preso noi campo, anche se non abbiamo creato tanto perché si chiudevano e tutto, però in pratica giocavamo nella loro metà campo e cercavano di partire in contropiede. Le partite non sono mai finite, noi lottiamo sempre fino in fondo ed è quello che ho detto alla squadra. Sono orgoglioso di loro, significa che hanno capito cosa voglio io. Sono dei ragazzi che vogliono restare con tutte le loro forze in Serie A, perché hanno questo obiettivo e questo futuro davanti a loro. E io cerco di accompagnarli“.
Dopodiché l’allenatore romano si è soffermato su Lapadula: “È un ragazzo di una professionalità eccellente. Forse si allena anche troppo, è il primo ad arrivare e l’ultimo ad andar via. Non che gli altri non siano così, ma lui è proprio una macchina. Gli ho detto di fare meno palestra perché deve prendere più agilità e reattività. Quando fa gol viene sempre ad abbracciarmi, c’è un rapporto non speciale perché ho un rapporto buonissimo con tutti, però con lui è più fisico. È un ragazzo d’oro, aveva bisogno di questo gol. Deve ancora lavorare perché si vede che lotta, ma gli manca ancora un pochino. Però è giusto che io lo metta dentro per farlo arrivare alla condizione che conosciamo bene tutti”.
Quanto al gol annullato al Sassuolo per fuorigioco: “È stata una manna per noi ed è proprio per un’unghia. Meno male che c’è il VAR, anche se ogni tanto ci condannano”.
Su Scuffet: “È importante, noi abbiamo avuto Radunovic che l’anno scorso ha fatto un campionato strepitoso, perlomeno quando sono arrivato io a gennaio. Quest’anno all’inizio ha fatto delle belle partite, ma era anche un po’ nervoso, quindi gli ho detto di rilassarsi e ora tocca all’altro. Scuffet sta giocando bene, la squadra è serena e tranquillo e questo per me va bene. Ho due ottimi portieri, perché anche Radunovic è un gran portiere“.
Dopo aver detto che ha già la testa alla partita di sabato contro il Napoli, Ranieri ha parlato di Pavoletti: “Gli ho detto che è il nostro Altafini, mi ha guardato un po’ così perché vorrebbe giocare di più. È un leader, un punto di riferimento importantissimo, ma ce ne sono altri. Ho un gruppo di lavoro veramente eccellente”.
Ci sarà mai una gerarchia predefinita in attacco? “Dipende anche dall’avversario. Cerco di mettere gli attaccanti che possano mettere in difficoltà la squadra di turno, quindi non ho degli attaccanti fissi. Loro lo sanno e sono eccezionali, perché quando entrano i 5 dalla panchina sembra che la squadra non si sia mossa di una virgola o dà qualcosa in più. Questo perché chi entra vuole dare il massimo, vuol farsi vedere. Sono veramente soddisfatto di questo gruppo di lavoro”.