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Ranieri e quel Catanzaro, 43 anni dopo: le foto di un capodanno speciale

La voce, dopotutto, era ferma e di emozioni ne tradiva davvero poche. Ma Claudio Ranieri non le ha nascoste, quando ha ricevuto dalle mani di Maradona il premio come miglior allenatore dell’anno. Guai a pensare che il successo l’abbia cambiato: rimane sempre umile e attaccato ai suoi affetti. La moglie, la madre, la famiglia che non dimentica mai di ringraziare. E poi un posto speciale per tanti vecchi amici, di quel Catanzaro del 1974, omaggiati anche stasera.

Un gruppo unico, che conquistò la promozione in Serie A l’anno successivo. In panchina, papà Di Marzio, tra i primi invitati in ogni rimpatriata che Ranieri in genere organizza in estate, nella sua residenza estiva in Toscana. Stavolta, un cambio di programma. Li ha voluti tutti a Leicester, per festeggiare insieme un nuovo anno, con le rispettive famiglia. Le tradizioni non le hai mai volute cambiare, nemmeno per tutte le vittorie del mondo. La Premier League, la qualificazione agli ottavi in Champions League, adesso il premio di miglior allenatore dell’anno. Ma la natura dell’uomo, umile e appassionato, quella non muta. Nemmeno quando gli abitanti di Leicester volevano intitolargli piazze e costruire statue. Proprio tutto questo amore lo ha convinto a rinnovare in Inghilterra, e a sua detta potrebbe continuare in eterno ad allenare lì. E questo capodanno, iniziato in un modo insolito ma sempre nei binari della tradizione, gli ha portato fortuna.

Le imprese, quest’anno, non sono mancate. Dall’Europeo incredibile conquistato dal Portogallo, al Real Madrid che è stato capace di riscrivere dei record impensabili. Eppure, la scelta è ricaduta su chi con poco è riuscito a ridefinire il concetto di favola. Non solo nel calcio, ma anche al di fuori. Come quando si resta affezionato a quegli amici con cui 42 anni fa, si compì un altro tipo di impresa. Di quelle talmente forti, che il tempo non scalfisce nemmeno un po’.