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Rangers… almost back! Dall’inferno al paradiso, il ritorno in Premier è a un passo

Like two, old firm friends”: 1370 giorni dopo, il derby più sentito della Gran Bretagna potrebbe finalmente tornare. Il Rangers Football Club, passato per l’inferno delle serie minori in seguito al fallimento societario, ha questa sera la possibilità di tornare nella Premiership scozzese e riportare, davanti agli occhi del calcio, il derby col Celtic.

Era il 5 luglio 2012 e i Rangers di Glasgow fallivano per i troppi debiti accumulati nel corso degli anni: uno dei due pilastri che sorreggevano il calcio scozzese crollò di colpo. Resti pazientemente raccolti e messi insieme, per provare a ripartire dalla quarta divisione scozzese. Con la passione di chi non ha abbandonato la nave. Con la passione di tifosi sempre al seguito della squadra. Con una nuova società che ne ha preso nome e stadio. Così, le disavventure dei “Teddy Bears” si sono trasformate in un’epica cavalcata verso la prima divisione. Con l’aiuto di capitan Wallace, veterano del gruppo, sono arrivate due promozioni in due anni, poi il turbolento playoff dello scorso anno perso contro il Motherwell e il ritorno in Premiership sfumato per un soffio.

Quest’anno non ci saranno spareggi a decretare il destino dei Rangers, arrivati a cinque partite dal termine del campionato con 14 punti di vantaggio sulla seconda in classifica. La partita di questa sera, in programma all’Ibrox Stadium davanti a 50.000 tifosi contro il modesto Dumbarton, può sancire l’ufficiale ritorno in paradiso degli azzurri e la chiusura del periodo più buio della loro storia.

La promozione riporterebbe in Premiership anche l’Old Firm, uno dei derby più accesi del mondo. Rangers contro Celtic, protestanti contro cattolici: da sempre, infinite emozioni. In attesa del prossimo derby di campionato, le due squadre di Glasgow si sono già affrontate nella coppa di lega, con la vittoria del Celtic nel turno di andata per 2-0. La gara di ritorno è prevista per il 17 aprile e chissà che i Rangers, trainati dal proprio pubblico e freschi di promozione, non riescano a scrivere un’altra indelebile pagina della loro storia.

A cura di Andrea Zezza