Rafaela Pimenta in esclusiva a Sky Sport: “Mino mi ha sempre chiesto di essere felice”
L’intervista rilasciata da Rafaela Pimenta in esclusiva a Sky Sport
Va in onda oggi, alle ore 15:30 e alle 19:45 “La signora del mercato“, l’intervista esclusiva realizzata da Gianluca Di Marzio all’avvocato Rafaela Pimenta su Sky Sport 24, canale 200 del decoder Sky. Lo speciale sarà disponibile anche su Sky On Demand.
Per la prima volta, Rafaela Pimenta si racconta in un’intervista televisiva: dal suo rapporto con Raiola ai retroscena relativi ai suoi assistiti: di seguito, le sue parole ai microfoni di Sky Sport.
“La signora del mercato”: l’intervista a Rafaela Pimenta in onda su Sky Sport
Rafaela Pimenta ha iniziato parlando del rapporto con i suoi assistiti: “Il giocatore ti dà la forza. Spero che anche altre donne trovino in me ispirazione per qualsiasi cosa vogliano fare”.
Sul suo passato: “Facevo l’insegnante di legge, ma già lì avevo iniziato a parlare di calcio e a parlare di legge sportiva. Non ho mai veramente conosciuto un altro mondo da un punto di vista professionale”.
Su come ha conosciuto Mino Raiola: “Io ho conosciuto Mino in Brasile, facevo un lavoro per una società di Rivaldo e César Sampaio, loro avevano una società. Si chiamava CSR. Facevo la parte legale, la costituzione di questo club. Un bel giorno vado nel loro ufficio di questa CSR e c’era uno lì seduto, che fumava come un matto e faceva 1000 domande. Ma davvero 1000 domande, voleva sapere la legge, come era il paese. Voleva sapere tutto e quindi iniziammo a chiacchierare. Il secondo giorno si presentò lì con un ragazzo dicendomi: ‘Questo è un giocatore di San Paolo e deve andare in Italia: come devo fare? Trovami una maniera’’ e parlava sul serio, perché all’epoca era tutto molto nuovo in Brasile. Da quel momento in poi abbiamo veramente iniziato a lavorare sul serio, a fare cose più strutturate, più organizzate. E a un certo punto Mino mi dice: ‘Ma allora per fare le cose sul serio perché non vieni in Europa?’. E lui mi ha trovato un punto di appoggio a Padova e pensavo di fare un anno con calma, fare tutto e imparare. Due mesi dopo c’era già così tanto casino che ero in giro con Mino dappertutto”.
Sul rapporto con Raiola: “Era molto intenso. Poteva esplodere trenta volte al giorno, io mai. Quando lui era nervoso, io ero sempre tranquilla. Se si arrabbiava con te oggi, il giorno dopo già non si ricordava più. Era una persona molto tollerante”.
Rafaela Pimenta ha parlato anche del ruolo di un procuratore: “Il nostro lavoro è simile a quello di un avvocato, però l’avvocato non può avere un’opinione. Il procuratore è quello che si siede con te e valuta insieme a te. Se il giocatore non se la sente di prendere una scelta, la prendiamo noi. Siamo come una sorta di famiglia”.
Rafaela Pimenta ha poi continuato: “Le ultime parole che Mino mi ha detto sono quelle che mi ha detto sempre: ‘Devi essere felice. Non devi fermare la tua vita, devi fare quallo che ti fa stare bene'”.
“Mino non aveva battaglie, voleva fare le cose senza pregiudizio. Voleva proporre qualcosa per entrare nel sistema e fare le cose insieme nel calcio, perché quello che facciamo noi è un riflesso di quello che fanno i giocatori e i club”.
Su Haaland: “Penso che Haaland ha un’arma segreta: il suo papà. Lui non si fa emozionare, non si perde e penso che non lo farà mai. Non ho mai visto un giocatore che va a cercare i soldi. Quelli vengono da soli”. Sul calcio italiano: “Mi ricordo che quando iniziai questo lavoro, chiedevo ai giocatori brasiliani: ‘Vuoi venire in Europa?’, loro: ‘Si, dove?’. Io: ‘Vuoi andare in Inghilterra?’ e loro rispondevano: ‘Ma che ti ho fatto?’. Questo perché volevano andare in Italia… Tutti volevano andare in Italia. Perché non possiamo rivoluzionare un’altra volta e fare di più?”.
Sul ritorno di Pogba alla Juventus: “La Juventus non era venuta qua per parlare di Paul. Loro erano venuti per guardare il torneo di tennis, poi sono passati in ufficio per chiedere come stesse Mino. Ci salutiamo e quando eravamo lì è nata quest’idea di chiamare Paul e parlare un po’ con lui e vedere come vedeva l’idea di tornare alla Juve. Alcune volte hanno chiesto di Erling sì: com’era, com’era la sua storia, come stava andando”. Sulla clausola presente nel contratto del norvegese: “E poi per la clausola, qui parla l’avvocato. Non posso parlare”.
Su Balotelli: “Mario è un ragazzo che fa di testa sua, fa come vuole lui. È sempre stato così e lo fa con felicità. Quindi fino a quando è convinto di quello che fa, contento lui e contenti noi. Chi siamo noi per avere un’idea al posto suo?”
Su Donnarumma e la scelta di lasciare il Milan: “Se guardiamo indietro è stata la scelta giusta. Gioca, sta bene e non si lamenta”.
Su De Ligt e l’addio alla Juventus: “Diceva: ‘È il mio momento. Io dall’inizio avevo un progetto di fare certi passaggi ed è arrivato il mio momento’, anche se è sempre riconoscente. Non sono d’accordo quando dicono che lui critica la Juve, perché non è quello che lui fa”.
Rafaela Pimenta ha parlato dei talenti da tenere d’occhio: “Io penso che il giovane nostro che deve salire per l’anno prossimo sia Xavi Simons”.
Rafaela Pimenta ha infine concluso: “Il mio primo contratto diceva che mio fratello sarebbe stato il mio schiavo per un giorno. Quindi io da piccola ho sempre voluto fare l’avvocato e lo spirito dell’avvocato, almeno per me, è quello di rappresentare e difendere”.