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Quanti imprevisti prima della gara tra Gambia e Algeria! Le FOTO

Gente ovunque, un po’ di confusione e qualche imprevisto a pochi minuti dal fischio d’inizio. ‍‍La partita tra Gambia e Algeria, valida per le qualificazioni alla Coppa d’Africa, ha registrato una serie di irregolarità e di errori che hanno fatto parecchio parlare nelle ultime ore. Una gara iniziata con alcune ore di ritardo per la presenza di troppi tifosi. In uno stadio da 25.000 posti erano presenti 40.000 persone in totale, collocate un po’ ovunque.

In molti si sono posizionati sulle impalcature della luce e hanno così ricordato le immagini già viste durante Nigeria-Egitto di qualche mese fa. Il problema, in questo caso, è che le torrette hanno finito per cedere e molti hanno persino dovuto saltare giù dalle tribune e posizionarsi in basso, sull’erba, per vedere la partita e soprattutto per permettere alla match di essere disputato regolarmente. Alla fine Gambia e Algeria hanno pareggiato 1-1 ma a causa del pre partita movimentato la gara era a un passo dalla sospensione per irregolarità. Quando le autorità competenti hanno permesso ai giocatori di scendere in campo i problemi però non sono finiti.

La squadra di casa, infatti, indossava delle divise che sembravano fatte in casa tanto che il logo della Federazione su alcune magliette era ricamato e bordato, mentre su altre era semplicemente incollato (e la differenza era chiaramente visibile). Quando poi è partito la base dell’inno dell’Algeria le cose sono addirittura peggiorate perché la federazione gambiana ha sbagliato inno: giocatori ospiti infastiditi e disorientati anche mentre guardavano la loro bandiera sventolare sopra le tribune dalle dimensioni molto più grandi rispetto a quella dell’Algeria.

Superate (in qualche modo) tutte queste difficoltà i sostituti della nazionale ospite avrebbero dovuto sedersi in panchina… ma non c’era nessuna panchina! Così i calciatori e lo staff dell’Algeria si sono ‘accomodati’ sui cartelloni pubblicitari più vicini al terreno di gioco poco prima che la gara più surrealista degli ultimi tempi potesse finalmente iniziare in maniera regolare. O quasi…