Il prossimo diamante del PSV: Esmir Bajraktarevic, il ‘’Milwaukee Messi’’ della Bosnia

Tra i tanti talenti del PSV c’è anche Esmir Bajraktarevic, giovane talento bosniaco cresciuto in MLS e già paragonato a Messi.
Nel finale di partita dell’incredibile vittoria del PSV contro il Liverpool in Champions League, è sceso in campo per pochi minuti anche un giovane talento bosniaco, Esmir Bajraktarevic.
Nella nuova e promettente generazione che l’Italia potrebbe incontrare come ultimo ostacolo verso il Mondiale sta iniziando ad emergere la velocità e la qualità tecnica di un ragazzo cresciuto calcisticamente proprio in MLS, e che nel campionato di Lionel Messi ha presto ottenuto il soprannome di “Milwaukee Messi“.
Pericolosi e inutili paragoni non ha senso farne, ma il gol segnato all’80’ contro la Romania lo scorso 15 novembre ha fatto conoscere a tutta Europa il potenziale del classe 2005: palla ricevuta al limite destro dell’area di rigore, un paio di avversari scartati accentrandosi e tiro a giro che finisce dritto all’incrocio dei pali. Rete che regala alla Bosnia il play-off di marzo e che è stato anche eletto gol più bello di tutte le qualificazioni europee.
Tecnica, agilità, corsa e anche visione di gioco hanno convinto il PSV Eindhoven a investire oltre 3 milioni per portarlo in Olanda nel gennaio 2025, con la convinzione di avere tra le mani l’ennesimo grande talento da far diventare grande in Eredivisie.
Esmir Bajraktarević with a worldie 🤩
His goal takes top spot in MD9 🥇#EQGOTT | @AlipayPlus pic.twitter.com/iMuDeokxhE
— UEFA EURO (@UEFAEURO) November 17, 2025
Dalla guerra al Wisconsin
La famiglia di Esmir è interamente bosniaca, per la precisione di Srebrenica, dove nel luglio ‘95 è andato in scena lo sterminio più cruento di tutta la guerra balcanica e che ha visto tra le vittime molti suoi parenti che non potrà mai conoscere. Con un po’ di fortuna però i suoi genitori sono riusciti a trasferirsi in America, e il 10 marzo 2005 ad Appleton è nato un bambino estremamente vivace e che fin dai primi anni di vita non si separava mai dal suo pallone da soccer.
Idee chiare e qualità altrettanto evidenti, tant’è che dopo un breve periodo nelle giovanili dei New England Revolution è arrivato l’esordio in prima squadra a 17 anni appena compiuti. Da lì 5 gol e 4 assist in 57 presenze, con pericolosità costante per gli avversari grazie a tantissimi dribbling e velocità. Ottime prestazioni arrivano anche nelle Nazionali giovanili USA, fino all’esordio con i grandi in un’amichevole contro la Slovenia a inizio 2024.

Il richiamo di casa e l’arrivo in Europa
Il legame tra Esmir e la Bosnia è però fortissimo. Oltre a organizzare iniziative per la comunità di Srebrenica indossa sempre una collana con simboli bosniaci donatagli dai genitori, e in un’intervista ha dichiarato “La Bosnia è dentro di me e il mio idolo è Edin Dzeko”. A settembre dello scorso anno arriva la convocazione del CT Sergej Barbarez per gli impegni di Nations League e all’esordio firma un assist proprio per il suo idolo nella sconfitta per 5-2 in Olanda.
Per consolidare la propria posizione in Nazionale e per crescere sempre di più è il momento di fare il salto nel calcio europeo, e la chiamata giusta arriva da Peter Bosz che lo ritiene il talento ideale per il nuovo attacco del suo PSV. Da gennaio è già arrivato un titolo di campione d’Olanda, 2 gol, 1 assist e prime apparizioni in Champions contro Arsenal, Napoli e appunto Liverpool. Un percorso di crescita costante per diventare al più presto titolare dei biancorossi ed essere il nuovo diamante di Bosnia.
A cura di Cristian Viscione