Protti: “Pazzini? Era dai tempi di Trezeguet e Del Piero che la B non aveva un giocatore del genere”
Centouno gol in serie B, quasi 250 in carriera, Igor Protti può permettersi di giudicare e consigliare i bomber della serie cadetta. L’attaccante riminese l’ha fatto attraverso le pagine di Tuttosport.
“Un attaccante da 20 reti non è una garanzia di promozione. Però le partite si vincono facendo gol, e allora un bomber aiuta parecchio” – dichiara Protti – “Quando guardo la Spal rivedo una fetta del mio passato: la squadra di Semplici somiglia all’ultimo Livorno in cui giocai. Tornati in B dopo trent’anni, impiegammo soltanto due stagioni per ritrovare la serie A. La Spal, che è tornata in B dopo 23 anni, rischia di compiere il doppio salto consecutivo. Antenucci-Floccari l’arma in più? Sì, perché parliamo di due giocatori ben assortiti, che si cercano, hanno tecnica, tempi di gioco ed esperienza. E su Floccari posso dire di averci visto bene. Lo vidi giocare a Rimini una dozzina d’anni fa: tutti parlavano di Zlatan Muslimovic, ma io fui colpito da Floccari, e lo segnalai subito al Livorno. Non se ne fece nulla, purtroppo. Ho sempre apprezzato i giocatori come Sergio, forse perché è accanto a quel tipo di attaccanti che mi sono espresso al meglio”.
Dionisi-Ciofani la risposta del Frosinone: “Hanno già vissuto una promozione in A, e l’intesa tra loro è stata immediata. Ciofani è un vero uomo d’area di rigore, Dionisi può giocare in ogni posizione dell’attacco, e in qualsiasi modulo: prima o seconda punta, trequartista, attaccante esterno, non è egoista ma vede la porta”. E il Verona con il capocannoniere della B… “La carriera di Pazzini parla chiaro: è dai tempi della Juventus in B, con Trezeguet e Del Piero, che in questa categoria non si vedeva un giocatore del genere. Perché Ciro Immobile visse un’annata clamorosa a Pescara, ma aveva 21 anni e non si era ancora affermato. Pazzini invece ha superato i 100 gol in serie A, e se il Verona dovesse disputare i playoff, dove si gioca sui nervi, avrebbe una certezza in più: il Pazzo è abituato alla posta in palio di certe sfide”.
Altri suggerimenti per gli acquisti: “Io ho un debole per Vittorio Parigini, uno dei tanti attaccanti di alto livello del Bari, per cui ho sempre un occhio di riguardo: se Floro Flores, Raicevic e Maniero dovessero trovare il modo per esprimersi nel modo migliore, il Bari potrebbe salire in A. Tra i giovani, promuovo Andrea Favilli e Riccardo Orsolini, in un club, l’Ascoli, che ha lanciato tanti giovani. Orsolini già quest’anno ha compiuto un salto notevole: l’anno scorso l’avevo visto al Viareggio e mi aveva convinto. Però la B è un’altra cosa. Eppure Orsolini non ha avvertito la differenza. Protti del 2016-2017? Fatico a trovarne uno, mentre invece l’anno scorso mi rivedevo in Gianluca Lapadula, e resto convinto che potrà diventare capocannoniere anche in A. Fa specie pensare che due anni fa a Teramo, in Lega Pro, c’erano due attaccanti come Lapadula e Alfredo Donnarumma, un altro giocatore di alto livello”.
In chiusura d’intervista Protti indica la favorita per la promozione diretta: “Fatico a scartare una delle tre fuggitive. Il Frosinone è la squadra più rodata, il Verona ha Pazzini. Però la Spal sembra una di quelle favole con il lieto fine…”.