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Serie A, si attende ok al nuovo protocollo: ecco cosa cambia

Manca ancora l’ok agli allenamenti collettivi. Domani si sarebbe dovuto ripartire, ma sarà ancora una giornata interlocutoria. Serve la validazione del CTS al nuovo protocollo presentato questa sera dalla FIGC al Governo (con le modifiche volute dalla Lega Serie A). Il ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora ha dato immediato impulso ai propri uffici per procedere ad una rapida ma approfondita analisi delle novità introdotte nel documento, in modo da poterlo inviare già domani all’attenzione del Comitato Tecnico Scientifico.


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Invece che la ripartenza probabilmente domani si capirà se potrà arrivare l'ok, che potrà dare il via agli allenamenti in gruppo magari già da questa settimana. Un piccolo passo indietro rispetto alla tabella di marcia che apre però ad un grande salto in avanti per il calcio italiano. Se verrà validato il nuovo protocollo stilato dalla FIGC, avranno “vinto” i club, che vedranno sciolti i due grandi nodi che avevano stoppato la prima versione di questo ormai famoso protocollo. Non ci sarà più l’obbligo del ritiro nei centri sportivi e in caso di positività di un calciatore verrà messo in quarantena solo il contagiato. 


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Nello specifico il documento recita: “I soggetti appartenenti al GRUPPO Squadra dovranno raggiungere il luogo dell’allenamento e far ritorno al domicilio al termine dell’allenamento con mezzi propri e rispettando le misure anti contagio. Dovranno essere evitati, per quanto possibile, autisti. Tutti i soggetti dovranno essere dotati dei Dispositivi di Protezione Individuale”. Quindi niente ritiro e possibilità di tornare a casa per tutti i calciatori. 


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In caso di positività si dovrà provvedere all’immediato isolamento del soggetto interessato. Da quel momento, tutti gli altri componenti del Gruppo squadra verranno sottoposti ad isolamento fiduciario presso una struttura concordata; saranno sottoposti ad attenta valutazione clinica sotto il controllo continuo del Medico Sociale, saranno sottoposti ad esecuzione di Tampone (anche rapido) ogni 48h per 2 settimane, oltre ad esami sierologici da effettuarsi la prima volta all’accertata positività e da ripetersi dopo dieci giorni, o secondo periodicità o ulteriore indicazioni del CTS. Nessun componente del suddetto Gruppo Squadra potrà avere contatti esterni, pur consentendo al gruppo isolato di proseguire gli allenamenti”. In sintesi, non verrà messa in quarantena la squadra ma partirà automaticamente il ritiro nel centro sportivo con possibilità di allenarsi sempre sotto accurato controllo medico. 


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La FIGC ha dettato le proprie condizioni, ora spetta al CTS validarle. Si va verso un’accettazione di queste condizioni già nei prossimi giorni. Regole che ricordiamo essere valide solamente per gli allenamenti collettivi e per i successivi 14 giorni all'accettazione. Per la ripresa del Campionato serviranno controlli giornalieri sull’andamento epidemiologico del virus nei centri sportivi e un nuovo protocollo per il calcio giocato.  


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La strada è lunga e rimane l’incertezza sul ritorno in campo vero e proprio. Ma il tassello che potrebbe mettere domani il CTS con l’ok al nuovo protocollo, sarebbe fondamentale per pensare davvero a ripartire con la Serie A il prossimo 13 giugno.