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La guerra, poi l’Udinese e ora… il gol: Ali Adnan, la prima volta irachena in A

Minuto 33. Punizione dalla distanza, zona centro-destra della metà campo difensiva del Genoa. Sulla palla lui, l’ex militare iracheno, l’uomo della Storia con la “s” maiuscola: Ali Adnan. Sinistro velenoso e potente che, con la responsabilità di Perin, finisce in rete. 0-1 momentaneo  per l’Udinese e Ali che corre verso la panchina ad esultare per il primo, storico, gol iracheno nella Serie A italiana.

Una gioia incredibile per chi, nel 2013, ha servito per due settimane il proprio paese, l’Iraq, non con gli scarpini da calcio ai piedi, ma con un fucile in mano. Già, perchè dopo il Mondiale U20 del 2013, il terzino sinistro prese la decisione di unirsi come volontario ai militari connazionali per dare una mano alla propria nazione al fronte contro le truppe dell’ISIS.

Fu il suo agente a fargli cambiare idea, convincendolo a tornare a giocare in Turchia, al Rizespor, dove ha ricominciato a correre e sudare inseguendo un sogno: la Serie A. Livorno e Roma provarono a prenderlo in passato, impressionati dalla sua potenza di tiro e dalla sua fisicità, senza però riuscirci. Poi, la scorsa estate, la chiamata dell’Udinese, società che segue talenti in tutto il mondo, e la Serie A che, finalmente, è realtà. Il primo calciatore iracheno della storia del nostro campionato, con un nuovo obiettivo: il gol.

Per un terzino non è facile, ma per uno come lui, con la sua voglia, la sua tenacia, e i suoi mezzi tecnici, niente è impossibile. Il resto è Storia, quella con la “s” maiuscola. Il tiro, il gol, la gioia, la corsa ad esultare e il silenzio di Marassi. Il coronamento di un sogno per Ali Adnan. Un sogno chiamato gol in Serie A, un sogno che, oggi, si è avverato.