Questo sito contribuisce all'audience di

Prima gioia Medeiros, si è sbloccato Lapadula: il Genoa torna a sorridere, riflettori accesi sul derby appena cominciato

Prima gioia in A Medeiros, finalmente (su azione) Lapadula: il Genoa torna a vincere e a sorridere, il modo migliore possibile di presentarsi al Derby della Lanterna pronto ad accendere i riflettori. “Ora si, penseremo a quello” il ‘Balla pensiero’ da Marassi, dove a succedere è tutto nella ripresa: quarantacinque minuti da Genoa, sotto la pioggia (e il tifo) incessante del Ferraris. Quarto gol in campionato di Gianluca Lapadula (primo su azione maglia rossoblu sulle spalle) e primo lampo tricolore di Iuri José Picanço Medeiros.

Dal Portogallo al mare di Genova, dallo Sporting Lisbona al Genoa: lo sbarco in città a gennaio, con un’operazione ‘alla Genoa’. Prestito di 18 mesi (come quelli di Adel Taarabt e Pedro Pereira) con diritto di riscatto fissato a circa 11 milioni, calci piazzati e sinistro a giro le specialità della casa: quelle dell’ala portoghese classe ‘94, per movenze e giocate a ricordare l’ex rossoblu Suso. Partenza da destra, per poi rientrare sul sinistro.

Pericolosissimo, guardare per credere: in allenamento a Pegli, contro la Spal pochi giorni fa le prove generali (del gol). Oggi la prima, da titolare, dopo tre gare da arma a gara in corso. E prima rete a parlare italiano, che lui invece ancora non mastica: e allora niente intervista a fine gara per il co-protagonista di giornata, che per caratteristiche si rivede in Bernardo Silva e ha in Cristiano Ronaldo il giocatore più forte del mondo, ma tanti applausi. Nato come CR7 nelle Azzorre, col sogno nel cassetto di vestirne un giorno la stessa maglia della nazionale maggiore, lui che le selezioni giovanili del Portogallo le ha toccate tutte.

Cresciuto nello Sporting Lisbona, nelle ultime stagioni Iuri era stato mandato a farsi le ossa in prestito: due ottime esperienze con Moreirense (29 presenze 8 gol) e Boavista (27 gare, 7 reti) e ritorno a casa, allo Sporting. Dove a mancare, però, è stato lo spazio: valigia pronta, biglietto fatto. Next stop Italia, con l’obiettivo di rilanciarsi maglia del Genoa sulle spalle: missione già riuscita ad altri talenti ex rossoblu che giocano nel suo ruolo, da Perotti a Suso, passando per Falque.

Il resto è storia recente, oggi il primo capitolo da protagonista. “In un ruolo non suo? Ma chi sa giocare a calcio dove lo metti fa bene. – ancora Ballardini dalla pancia del Ferraris – Oggi Iuri ha fatto una grande partita, è sempre stato nel gioco, è sempre stato una presenza: ha fatto benissimo la fase difensiva, ha fatto tanto lavoro e di qualità. È arrivato qui che non era al meglio della sua condizione, perché arrivava da un calcio diverso: è stato bravissimo ad allenarsi più degli altri, e se oggi lui ha avuto questa soddisfazione e se ha l’ha regalata a noi è perché si è allenato molto e bene. Ha talento e qualità nobili”. Le parole al miele dell’allenatore del Grifone, da dividere con l’altro grande protagonista della serata.

“Quella di oggi è una vittoria importante, sopratutto dopo la partita con la Spal, abbiamo dimostrato unione e carattere. – così Lapadula a fine gara – Il gol? Prima di tutto sono contento per la vittoria, poi sono contento di aver trasformato i fischi in applausi”. Quelli di uno stadio intero, che ha visto l’ex Milan finalmente sbloccarsi su azione alla vigilia di una partita importantissima – non soltanto in Italia, il derby di Genova è conosciuto in tutto il mondo”. Quello della Lanterna, ora sì, davvero pronto a cominciare: meno quattro sul calendario, countdown cominciato. Nel migliore dei modi, grazie a Sir Gianluca Lapadula e al primo sorriso italiano di Iuri Medeiros.