Prato, Antonini: “Avevo promesso di chiudere qui. Smetto per non scadere nel banale”
Una carriera lunga quasi ‘una vita’, un addio molto
più breve. Maturato nell’arco di una notte, in quelle poche ore che hanno
convinto, definitivamente, Luca Antonini a dire basta. Chiodo ben fissato alla
parete e scarpette appese per l’ultima volta, senza rimpianti, senza rimorsi.
Come esserlo del resto dopo i trionfi, i sorrisi e le emozioni provate in
questi lunghi anni a rincorrere un pallone.
Antonini dice basta dove aveva
iniziato, a Prato, mantenendo una promessa sempre viva dento di sé: “Ho preso
questa decisione tra lunedi e martedi – commenta l’ex difensore del Milan in
conferenza stampa – ma era da un po’ che dentro di me era nata questa voglia di
chiudere con il calcio. Nell’ultimo periodo le motivazioni hanno iniziato a
venire meno. Ho provato a crearne dentro di me di nuove, cercando qualcosa per
andare avanti ma arrivi ad un certo punto che è meglio chiudere per non scadere
nel banale. Di comune accordo con la società, che mi conosce e sa che persona
leale sono, ho deciso di accontentarmi e chiudere dove ho iniziato la mia
carriera. Avevo detto che avrei concluso qui a Prato e l’ho fatto, sono stato
di parola.
Ringrazio i miei genitori che, fin da piccolo, hanno fatto dei sacrifici
per permettermi di giocare. Ringrazio mia moglie e le mie bambine sempre
presenti in ogni occasione e che mi hanno sopportato in quest’ultimo periodo.
Ringrazio, inoltre, tutte le squadre in cui ho giocato, mi hanno lasciato tutte
tanto dentro. In particolare non posso non menzionare il Milan, lì son
cresciuto come uomo, avendo la possibilità di calcare palcoscenici importanti che
mai da ragazzino avrei pensato di vedere. Sono orgoglio della mia carriera e
della mia scelta, ho guardato in faccia la realtà, come del resto mi accade, e
la soluzione migliore è stata quella di chiudere qui con il calcio”.