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Pjanic racconta il suo passaggio alla Juve: “Roma, promesse non mantenute. Io mai alla Lazio”

Un trasferimento che ha destato scalpore tra i tifosi della Roma, quello di Miralem Pjanic alla Juventus. Arrivato alla Roma nel 2011, in estate ha deciso che fosse giunto il momento di cimentarsi in una nuova avventura, come rivelato ai microfoni di ‘Repubblica’“Era il momento di andare. Ho sempre creduto alle promesse del club, rinnovando il contratto, continuavano a ripetermi che avrebbero costruito una squadra da Scudetto, ma purtroppo in cinque anni non abbiamo vinto niente. Ne ho 26, la carriera non dura in eterno e non potevo più aspettare”. 

Un corteggiamento quello dei bianconeri non certo casuale: “La Juve mi voleva da anni. Una persona seria capirebbe la mia scelta. Totti mi ha detto che gli dispiaceva ma che capiva. Amerò sempre Roma e la Roma ma era giusto andarsene”.

Eppure, un pizzico di fede giallorossa rimarrà per sempre in Pjanic: “L’unica maglia che non indosserei mai è quella della Lazio perché ho giocato nella squadra buona di Roma”.

Con la Juve tuttavia non si è ancora visto il vero Pjanic, ma il classe ’90 non sembra affatto preoccupato, anzi, è sicuro di sé: “L’unica partita che ho sbagliato è stata col Palermo; contro l’Inter non penso di aver fatto così male, anche se mi si nota di più quando gioco vicino alla porta. Sono contento, col tempo verrà ogni cosa, non mi faccio problemi. Voglio imparare a giocare anche davanti alla difesa come dice Allegri”.

Infine, il capitolo Nazionale: “Ho scelto la Bosnia per far felice il popolo bosniaco. Potevo giocare per il Lussemburo, oppure per la Francia visto che Domenech venne a parlarmi, ma io ho sempre avuto il sogno di far felice la gente della Bosnia”.