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Pisa, rinviato a domani su richiesta del fondo Equitativa l’incontro tra vecchia e nuova proprietà: le ultime

Dal pari di ieri a Chiavari contro la Virtus Entella al tema-vicende societarie, con alcuni dettagli ancora da sistemare nel passaggio del Pisa dalla vecchia alla nuova proprietà. L’incontro in città tra la vecchia e nuova proprietà, previsto per oggi in Comune, è stato rinviato a domani su richiesta del fondo Equitativa, a cui fanno riferimento Victor Pablo Dana e Fabrizio Lucchesi. Una situazione che, tra pagamenti e questione stadio, ha visto anche il figlio dell’ex presidente nerazzurro Petroni diramare un comunicato a riguardo per assicurarsi del corretto svolgimento dell’operazione: una lettera girata al sindaco della città per sottolineare dubbi e richiedere garanzie sulla futura gestione della società. Ecco il documento.

“Gentilissimo On.le Sindaco Dott. Marco Filippeschi,

nel ringraziarLa per la Sua ultima “nota” e nel concordare con Lei sulla necessità di garantire la piena e concreta operatività sia sulla questione “stadio” che sulla gestione sportiva della AC Pisa 1909, mi preme evidenziarLe quanto segue.

Come a Lei noto, il nostro gruppo ha accettato l’offerta vincolante formulata dal gruppo Equitativa il 4 settembre u.s..

Detta offerta prevedeva, tra le altre cose all’art. 8, entro giorni 2 dalla sottoscrizione, il versamento dell’importo di € 310.000,00 a titolo di caparra e l’ulteriore versamento della somma di € 5.190.000,00 da effettuarsi sul conto vincolato a garanzia di quanto pattuito.

Ciò posto, nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una missiva a firma dell’Avv. F. Lorenzetti, legale di fiducia del Dott. Mian, indirizzata anche a Lei per conoscenza nonché ai rispettivi legali, dalla quale apprendevamo che il pagamento dell’intera operazione sarebbe stato effettuato dal Dott. Mian non direttamente dal fondo Equitativa. Apprendevamo, altresì, che il Dott. Mian in assenza di adeguata contro-garanzia rifiutava di farsi garante dell’operazione considerando la stessa, in caso di inadempimento, ad alto rischio.

A questo punto è lecito chiedersi:

–             le motivazioni per le quali il fondo Equitativa non verserebbe direttamente gli importi pattuiti;

–             perché allo stato attuale lo stesso non è in grado di garantire la restituzione degli importi, eventualmente, versati dal terzo garante Dott. Mian;

–         se Ella fosse stata a conoscenza del ruolo di garante del Dott. Mian nel momento in cui il 30 agosto scorso ci esortava, unitamente al Dott. Abodi, a sottoscrivere l’offerta di vendita.

Ben comprenderà dunque, nonostante le rassicurazioni fornite sia da Lei che dal Presidente Abodi il 30 agosto u.s., che il tenore della missiva ed il persistente inadempimento del fondo, non aiutano certamente a generare quel necessario clima di fiducia indispensabile per una rapida e veloce cessione delle quote della società AC Pisa 1909.

Conseguentemente, appare evidente che finché il fondo non adempierà alle proprie obbligazioni non potrà partecipare alla gestione della società.

Riterrei invece estremamente utile, al fine di evitare strumentali malintesi,che Lei nomini una persona di Sua fiducia affinché vigili e controlli preventivamente, con il sottoscritto, ogni atto gestionale della società AC Pisa.

Inoltre, tenuto conto della massima considerazione nutrita nei Suoi confronti da parte del nostro gruppo in considerazione del lavoro da Lei svolto per riportare in serenità la Pisa calcistica, Le rinnovo quanto già richiestoLe con la e-mail del 6 settembre u.s., ovvero, di valutare soluzioni alternative in caso di acclarato e persistente inadempimento del fondo.

Come abbiamo detto, e ritengo inconfutabilmente dimostrato, noi vogliamo vendere ed anche al più presto. Abbiamo inoltre fatto presente che, nello spirito con il quale i primi di luglio in poche ore si risolse con il Suo determinante contributo la problematica relativa alla fideiussione, una cordata guidata da affidabili esponenti locali da Lei selezionati e coordinati, potrebbero offrire una soluzione sicura e veloce che consentirebbe anche a noi di essere più elastici con riferimento a tempi e modalità di pagamento.

Ritengo che questa alternativa, qualora venisse meno l’offerta del fondo, potrebbe consentire un nostro rapido disimpegno ed una reale assunzione di responsabilità da parte della nuova gestione resa ancor più indilazionabile dall’ennesimo richiamo del Presidente Abodi riferito al completamento dei lavori dello stadio.

Nel ringraziarLa per l’attenzione, Voglia gradire i miei più cordiali saluti.

Lorenzo Giorgio Petroni”