Pisa, con l’Ascoli all’Arena Garibaldi: si giocherà a porte chiuse
La situazione societaria, in casa Pisa, non è delle migliori. In più, negli ultimi giorni a tenere banco è anche la questione stadio: ieri, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunito a Firenze, ha revocato il nullaosta all’utilizzo dello stadio di Empoli per la società nerazzurra. La soluzione è stata subito trovata dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive nella riunione di oggi: la partita con l’Ascoli si giocherà all’Arena Garibaldi di Pisa, a porte chiuse. Questo il comunicato ufficiale:
“L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, riunitosi in data odierna, pur stigmatizzando le condotte violente di una frangia della tifoseria pisana prima dell’incontro Pisa-Brescia a Empoli, ha autorizzato lo svolgimento della partita Pisa-Ascoli Picchio, in programma sabato 24 settembre prossimo e valida per il campionato di calcio di serie B.
In considerazione anche dell’attuale inagibilità dello stadio “Arena Garibaldi”, il Sindaco adotterà apposita ordinanza in parziale deroga all’agibilità, che consentirà l’accesso all’impianto sportivo, oltre ai calciatori e agli altri componenti dello staff tecnico delle due squadre, ai giornalisti, gli operatori radio-televisivi, i fotografi regolarmente accreditati, al personale con funzioni strettamente connesse all’organizzazione della gara, agli addetti della sicurezza pubblica, ai Vigili del Fuoco, agli operatori di pronto soccorso, alle persone diversamente abili e ai loro accompagnatori.
Inoltre il provvedimento sindacale consentirà l’ingresso ad un numero massimo di 200 persone accreditate dalle società (altri tesserati, dirigenti, ospiti, sponsor, partner, ecc.).
Sempre in data odierna, presieduto dal Prefetto Attilio Visconti, si è riunito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha recepito le determinazioni dell’Osservatorio sulla partita di sabato prossimo e ha disposto le misure idonee a garantire la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, che saranno definite nell’ambito di un apposito tavolo tecnico presieduto dal Questore.
Quest’ultimo richiederà anche un adeguato contingente di personale di rinforzo”.