Milan, Pioli: “Il Milan è guarito, speravo segnasse De Ketelaere”
Le parole di Stefano Pioli nel post partita di Milan-Tottenham: le dichiarazioni dell’allenatore rossonero
Il Milan vince 1-0 l’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Tottenham, andando anche a registrare il record di incassi in Italia (leggi qui il dato). I rossoneri sono passati in vantaggio nel primo tempo grazie alla rete caparbia di Brahim Diaz. Una rete che è bastata per la vittoria. Di seguito, le parole di Stefano Pioli nell’intervista post partita di Milan-Tottenham: le dichiarazione dell’allenatore rossonero.
Milan, l’intervista di Pioli dopo la vittoria contro il Tottenham
Stefano Pioli ha parlato della prestazione dei suoi: “Lo sapevamo che affrontavamo una squadra forte e fisica. Dovevamo forse palleggiare meglio nel secondo tempo per avere un maggior dominio della partita ma abbiamo fatto bene. A Londra ci sarà da soffrire ma questa vittoria ci darà fiducia. Abbiamo avuto una pausa troppo lunga per i miei gusti ma ora i ragazzi stanno ritornando a sorridere. Ci siamo posti delle aspettative troppo alte e abbiamo sofferto alle prime difficoltà. Ora la squadra sta meglio e torneremo a giocare come ci piace. Per come vedo io in allenamento, il Milan è guarito“.
Sui movimenti di Theo Hernandez, uno dei quali ha creato l’azione del gol di Diaz, Pioli ha commentato: “Chiaramente volevamo delle coppie sugli esterni. Se stavamo tanto centrali facevamo il loro gioco. Abbiamo provato a muovere Brahim Diaz tra i centrali per dare libertà a Leao. Sapevamo che la nostra corsia di sinistra può far male”.
Su De Ketelaere, Pioli si è espresso così: “Ha avuto più tempo per inserirsi e capire l’ambiente. Adesso sta meglio fisicamente. Speravo segnasse, sia per il risultato sia perché glielo avevo detto prima di entrare. Il gol arriverà, è un ragazzo che ci da soffisfazioni“.
Infine, Pioli ha parlato di Thiaw: “La società ha investito su dei giovani dall’estero. È chiaro che alcuni hanno bisogno di più tempo ma in Italia si fa fatica ad aspettare. Però non ho mai avuto dubbi sui miei ragazzi“.