Pioli: “Un peccato non vincere una partita giocata così”
Le dichiarazioni di Pioli dopo Milan-Roma
Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha parlato dopo il match di San Siro contro la Roma, terminata col risultato di 2-2: per i rossoneri in gol Kalulu nel primo tempo e Pobega nel secondo; i giallorossi rimontano nel finale con Ibanez e Abraham.
Pioli commenta così la prestazione dei suoi: “Non vincere una partita giocata così è un peccato. Cosa si dice alla squadra in questi casi? Che si deve continuare a giocare in questo modo ma le partite durano più di 85 minuti. Ci siamo incasinati la vita da soli“.
Milan-Roma, le parole di Pioli
Poi Pioli ha proseguito: “I cambi servivano a mettere energie fresche. Il centrocampista in più e il difensore in più erano pensati per alzare la linea difensiva e aumentare i centimetri. Dopo una partita del genere è difficile parlare con la squadra, è chiaro che siamo delusi”. L’allenatore rossonero parla della “malizia, la furbizia di Dybala nel cercare il fallo da cui nasce il loro pareggio. Quando dai speranza a una squadra è chiaro che loro ci provano. Sarebbe servito difendere meglio in quelle situazioni; dispiace non aver portato a casa una partita preparata e giocata bene“.
Pioli commenta poi le condizioni dei giocatori del Milan in vista degli ottavi di Coppa Italia: “Spero di recuperare qualche giocatore, non ne ho la certerzza. La squadra sta bene, anche se la sosta è stata lunga e si gioca subito con grande continuità ogni tre giorni. Abbiamo lavorato con cura e attenzione, ma giocando subito carichi fino a un certo punto. Ad ogni modo il problema non è la condizione fisica, perché abbiamo giocato due ottime partite. Bisogna lavorare meglio sulle situazioni“. Infine un commento alla classifica: “Gli avversari vanno forte, non era il pareggio che volevamo. Proveremo a fare meglio nelle prossime gare. I rinnovi di Leao e Bennacer? Non so se l’ottimismo sia giustificato, sinceramente smetterei di parlare di contratti e infortuni, per le altre questioni ci sono altri che ne stanno parlando. Io vedo che i ragazzi danno il massimo e questa è la cosa più importante“.