Pescara, Oddo: “Pochi hanno le qualità di Mandragora, mi ricorda Thiago Motta”
Mandragora come Sturaro? L’affare è agli sgoccioli, poi bisognerà capire quale sarà il destino del giovane centrocampista scuola Genoa: Juventus o prestito? La speranza di Massimo Oddo, allenatore del Pescara, è che Mandragora continui a crescere con gli abruzzesi: “Gli direi di restare con noi fino al termine della stagione. Questo è sicuro e mi sembra la cosa giusta per lui. Poi può prendere la strada più importante. Però deve giocare. Sono meglio dieci-quindici partita in serie A in un grande club piuttosto che 35 in B. Però, almeno, quelle 10-15 le deve disputare, altrimenti diventa tutto inutile”.
Oddo conosce da tempo il gioiellino napoletano: “Il mio vice Marcello Donatelli lo ha avuto nella prima squadra allievi del Genoa. Io guidavo la seconda, ci allenavamo assieme. E quando ci siamo trovati a Pescara lo abbiamo voluto fortemente. Cercavamo un’alternativa per il centrocampo ma lui, partita dopo partita, si è guadagnato la considerazione di tutti. Ha iniziato dalla panchina e poi, una volta entrato, non è più uscito ed è andato oltre ogni aspettativa. Pochi hanno le sue qualità. E’ un 97, ma ha la testa di un veterano, con il pallone sa sempre cosa fare. Mi ricorda molto Thiago Motta, fisicamente è come lui ma il mio ragazzo è più play. Nel senso che fa giocare la squadra”.
Obiettivo del Pescara: “Siamo una squadra tanto giovane con un largo margine di miglioramento. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare i ragazzi e fare bene. Ci stiamo riuscendo. I play off rappresenterebbero per noi un risultato importante. Ho firmato per due stagioni. C’è tanto lavoro da fare, possiamo toglierci delle soddisfazioni. Poi si vedrà quello che mi riserverà il futuro”. Chi vincerà il campionato in serie A? Tre squadre sopra tutte: “Per lo scudetto vedo in corsa Juve, Inter e Roma. Mi sembrano le più attrezzate. Poi il Napoli. Che è la squadra che gioca il calcio più bello. Assieme a Sassuolo ed Empoli è quella che mi diverte di più”. Sul Milan: “Secondo me il problema è a livello societario, non si capisce chi comanda, chi fa il mercato, chi decide. Questa è l’impressione che si ha dal di fuori. Secondo me paga questa situazione interna poco chiara”.
La Serie A di quest’anno ha messo in luce diversi talenti: “Saponara dell’Empoli e quello che mi ha colpito di più. Dybala? Fenomeno, super. Lo vorrei qui a Pescara per far giocare in coppia con Caprari. Sarebbe serie A…”. La Juventus può spuntarla con il Bayern? “Conosco l’ambiente tedesco, si sentono forti e sono tra le squadre migliori del mondo. Hanno qualcosa in più della Juventus. Però la sfida è apertissima, la Juve ce la può fare. I bianconeri fanno bene a crederci, in questi ultimi anni sono cresciuti molto a livello internazionale e se la possono giocare quasi alla pari con tutti. Manca ancora tanto alla doppia sfida e bisognerà vedere come si troveranno fisicamente le squadre in quel momento. Chi può dirlo. Di sicuro la Juve non deve sentirsi battuta in partenza”.