Per il calcio questo e altro: la top 5 delle pazzie dei tifosi per la squadra del cuore
‘Perché, perché la domenica mi lasci sempre sola?’. Risposta per Rita: beh, lo amo troppo. Tranquilla, nessun amante: c’è di mezzo solo un pallone. Già, mica poco. Forse la cosa più importante, il calcio. E la squadra, soprattutto. Quella del cuore. Questione di … fede. Una volta cominci, un colore ti prende. Sei rapito. Ti incolli alla tv. Poi lo stadio. La curva. L’idolo. E ciao, non ce n’è più per nessuno. Tu e loro. Insieme. Nella gioia e nel dolore. Fino a che non fai la pazzia. Ma sì, una volta nella vita. Ci sta. Per credere, guardate queste storie. E allora scopriamo assieme la top 5 delle follie fatte dai tifosi per la propria squadra del cuore.
Dalla Corea ad Anfield, in bicicletta…
‘You’ll never walke alone’, caro Jungyu Lee. Chi? Ma come, lui: il tifoso coreano dell’Liverpool. Un vero Reds. Ok, cosa ha combinato? Semplice, voleva vedere dal vivo il big match contro il Chelsea. ‘Bene, aereo e via’. No, fuori strada. Anzi, in strada: bicicletta e pedalare. Passando per Cina, Russia e Olanda. 10.000 miglia su due ruote. Con la forza della passione. Per la via verso Anfield. Ma una volta arrivato … sold out. Biglietti, ne abbiamo? Esauriti. Pardon. E mo? Niente stadio. Lee si è guardato la partita in un Pub. Un po’ una beffa, già. E a questo tifoso di Klopp il viaggio è costato 5.000$. Amen. Esperienza. Il Liverpool, però, si è fatto sentire: offrendo al ragazzo il biglietto per il match dell’11 febbraio contro il Tottenham. Ah, consiglio per Jungyu: non tornare a casa, rimani in Inghilterra per qualche giorno. E voi, saresti disposti a fare una ‘pazzia’ simile per la vostra squadra del cuore?
Leo, lo faccio per te
E se Jungyu Lee è andato
in bici da Klopp a Liverpool, Suli, 24 enne spagnolo, lo scorso giugno è andato a nuoto da Messi. Un chilometro senza pausa tra una bracciata e l’altra per abbracciare la stella argentina, che era in compagnia della sua famiglia a bordo di uno yacht sulle acque di Ibiza: “Hola Leo, una foto porfa? Messi lo fa salire a bordo, gli da un telo, gli sorride e si mette in posa per il selfie. Alt, fermi tutti: il telefono ha fatto kaputt perché la custodia marina non ha retto. Allora è Messi stesso ad usare il suo telefono per la selfie. Poi un succo di frutta, due battute e la proposta di tornare indietro in moto d’acqua. Niente da fare, Suli veste ancora i panni di Phelps e torna a riva a nuoto. Senza telefono, ma con un selfie con Messi in più.
Macchinata per Sir. Claudio
Ah il Leicester, la squadra di tutti. Una favola che la scorsa stagione catturò il mondo intero. Tutti per Ranieri, tutti per le Foxes. Via: ‘macchinata ignorante’. Cosa? Partenza da Milano, direzione King Power Stadium. Decine di tifosi provenienti da tutta Italia a maggio hanno aderito a questa iniziativa, organizzata dalla pagina Facebook ‘Calciatori Brutti’. Una carovana in festa. Pulmann e macchine verso la Gran Bretagna. Gente colorata di blu e pazza per il Leicester. E diciamolo, anche chi non ha partecipato c’era. Perché quella ‘macchinata’ l’abbiamo fatta tutti.
With Derby no Marry
37 miglia separano Leicester da Mickleover, piccolissimo paesino ad ovest di Derby, Poche centinaia di persone, un supermercato Tesco da poco aperto h24 e due chiesette. Una delle quali gestita da sir Ben Crockett, un parroco tifosissimo del Derby County. E proprio per questo motivo ha proibito ufficialmente tutti i matrimoni nella sua chiesa il sabato pomeriggio alle 15, orario delle partite dei Rams. Una vera e propria legge alla quale non si è mai fatto eccezione, tranne una volta: lo scorso anno, infatti, Rob e Mary, coppia di allegri 73enni sposati,hanno celebrato una messa per il loro 50esimo compleanno proprio di sabato pomeriggio. E per quella unica volta, il buon Ben ha dovuto accontentarsi della radiolina, lasciando il suo posto vuoto al Pride Park Stadium.
Two Ibra è meglio che one
Già un Ibrahimovic fa la differenza, pensate averne due. Esatto, doppio Zlatan in campo. Sbam, gol a valanga. Domenica ci sarà Leicester-Manchester United, ma nel match di andata … sì: Mourinho in campo aveva il doppio Ibra. Uno svedese, l’altro pugliese. Il sosia di quello vero. Due gocce d’acqua. Zlatan e Marco Cagi da Barletta. Che nel corso della partita invase l’Old Trafford e corse ad abbracciare il ‘calciatore gemello’. E il gesto coraggioso portò molto bene: i Red Devils vinsero 4-1. Chissà, la storia si ripeterà anche domenica?
A cura di Edoardo Colombo e Andrea Candelmo