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Lazio, finalmente Pedro Neto: il talento strappato all’hockey

Il portoghese del 2000 ha debuttato contro il Novara in Coppa Italia. Arrivato l’anno scorso, è uno dei giovani più costosi dell’era Lotito (17 milioni)

Se non avesse fatto il calciatore avrebbe scelto l’hockey: “A 3 anni già pattinavo”. Merito di papà, giocatore professionista, il primo a spingerlo verso un dischetto di gomma: “Il calcio non era nei suo pensieri”. Arriveranno poi, seguiti da dribbling e tiri a giro, il giorno del suo primo gol tra i professionisti con lo Sporting Braga. Il giocatore più giovane ad aver segnato un gol in Primiera Liga: “Era il 14 maggio 2017, avevo 17 anni, papà era sugli spalti e pianse”.

Pedro Neto è cresciuto a Viana do Castelo, nel Nord del Portogallo, un posto in cui il vento tira forte e secondo lui “si mangia meglio”. Al cibo italiano deve abituarsi: “Quello portoghese mi piace di più”. Questione di gusti, e di scelte. Lotito l’ha fatto diventare uno dei giovani più costosi della Lazio – 17 milioni, bonus compresi – Inzaghi gli ha regalato l’esordio in Coppa Italia contro il Novara, l’Olimpico l’ha accolto con un’ovazione. Lui ha risposto con uno scatto lungo linea mettendo in mezzo un bel pallone per Caicedo. Quasi assist, il biglietto da visita vincente. Il suo primo allenatore l’aveva capito prima di tutti: “Fai le cose giuste’, mi diceva, così la gente sarebbe stata felice di vedermi giocare”. All’Olimpico è andata proprio così.

CHI È PEDRO NETO

Pedro ha 18 anni e vive all’Olgiata con la famiglia: “Sono la mia forza”. L’anno scorso ha giocato soltanto 10 gare in Primavera segnando un gol, sta imparando l’italiano grazie ad un insegnante privato e ha legato soprattutto con i brasiliani, o con chi parla la sua lingua (Wallace, Bastos). Lo scorso anno mangiava insieme a Nani per rubare i segreti del professionista: “È stato fondamentale per la mia crescita”. Quest’anno ha svolto il ritiro di Auronzo segnando 4 gol in due amichevoli. Inzaghi l’ha utilizzato come seconda punta, anche se lui “preferisce giocare come esterno destro”. La Lazio ha fiutato l’affare proponendogli il progetto migliore: “Ho rifiutato il Barcellona B per venire a Roma, mi avrebbero inserito nella seconda squadra ma volevo allenarmi con i grandi”. Personalità.

Per un anno è stato un mistero, dopo la presentazione nessuno l’ha più visto (stesso discorso per Bruno Jordao, l’altro portoghese arrivato insieme a lui, centrocampista classe ’98). Oggi l’esordio dopo mesi in ombra. Pedro Neto ha lavorato in silenzio aspettando l’occasione giusta, studiando da Immobile e guardando i video di Bernardo Silva, il suo idolo da sempre: “Sono migliorato molto nell’ultimo anno”. Inzaghi ha preferito farlo crescere prima di buttarlo nella mischia: “Ha grandi doti tecniche, sono contento, l’esordio è meritato”. Meglio l’Olimpico dell’hockey.