Passettino, dribbling secco e destro a giro: il ritorno di Zarate
Passi brevi, difensore spaesato. Poi un guizzo, la palla si sposta. Uno, due, dribbling secchi. E destro a giro. Imprendibile. Zarate ha vuelto. Maurito sì, proprio lui. Non più con la 10 o la 22, bensì con la 7, quella di una nuova sfida “voluta a tutti i costi”. Primo squillo in maglia viola, al fotofinish contro il Carpi. E che squillo! Alla Zarate, appunto. A giro. Perché per i suoi fans, quella lì, era la sua zona: la “mattonella” del Pibe di Haedo.
Garanzia di emozioni. Dalla Roma all’Elsfborg, dal Genoa alla Samp. Gol, gol, gol. Ricordi, attimi di Mauro che la infila sotto al sette da quella posizione. Rivissuti, oggi, tutti d’un fiato. Contro il Cesena l’ultimo gol in Serie A, il 29 aprile 2012. La maglia era quella dell’Inter, di tempo ne è passato.
Quasi quattro anni tra cadute e risalite, sorrisi e rimpianti, Velez e West Ham. Oggi il ritorno al gol d’autore con la maglia della Fiorentina. Destro a giro, il portiere non la vede. Poi le braccia finalmente al cielo. E un bel sorriso. Zarate ha vuelto.