Parma, la lettera di D’Aversa: “Assaporato il gusto dell’impresa”
"Dopo quattro anni di successi, di lotte, di vittorie, sorrisi e traguardi raggiunti, è arrivato il momento di salutarci". Inizia così la lettera che Roberto D'Aversa ha voluto scrivere dopo l'ufficialità dell'addio al Parma, squadra portata in quattro anni dalla Serie C alla doppia salvezza in A: "Abbiamo vissuto insieme un’esperienza grandiosa, abbiamo assaporato il gusto dell’impresa, grazie al lavoro e al sacrificio di tutti abbiamo raggiunto risultati impensabili. Resi possibili grazie all’appoggio incondizionato di una proprietà fatta di uomini, tifosi del Parma, appassionati e uniti: come una famiglia. E di questa famiglia sono stato parte anche io, che insieme a loro sono cresciuto come uomo e come allenatore: il Parma mi ha dato fiducia e mi ha permesso di lavorare in serenità, accanto a gente per bene. Ringrazio la famiglia Pizzarotti, Guido Barilla, Marco Ferrari, Giacomo Malmesi, l’ingegner Dallara, Angelo Gandolfi e Mauro Del Rio. Ci siamo accompagnati nella storia, con loro in sella i tifosi possono vivere tranquilli. Sono in buone mani".
149 le panchine totali sulla panchina del Parma, 65 le vittorie per una media punti pari a 1,52: "Un grazie particolare va anche ai miei giocatori, tutti quelli che ho allenato in questa splendida cavalcata – continua la lettera di D'Aversa – come dico sempre: in campo ci vanno loro e se abbiamo vinto il merito è dei ragazzi. È stato un piacere condividere questo percorso anche con loro, ognuno dei quali mi ha dato tantissimo. Io sono un allenatore esigente, pretendo molto da me stesso e da chi mi sta accanto. Per questo devo ringraziare tutti i componenti della società: dai magazzinieri, indispensabili, ai segretari, dall’ufficio stampa, allo staff medico, dai dirigenti, dall’amministratore delegato Luca Carra, al Chief Operating Officer Stefano Perrone e tutti i dipendenti della sede. Ho combattuto fianco a fianco con Daniele Faggiano, un fine intenditore di calcio, un direttore sempre pronto per una parola di conforto. Un appoggio sicuro".
Un gioco di squadra, in campo ma anche in panchina: "Io e il mio staff – prezioso per me – abbiamo raggiunto risultati importanti grazie all’appoggio di tutti: fondamentale in questi anni è stata la figura di Alessio Cracolici, un team manager sempre presente. Il mio saluto va anche a una bandiera di questa società, che ho avuto la fortuna di conoscere in due versioni: quella di giocatore e quella di club manager. Alessandro Lucarelli è stato un riferimento".
Infine il ringraziamento alla "sua" gente: "Impossibile dimenticare gli splendidi tifosi del Parma, ai quali va il mio più grande abbraccio. Il loro calore ci ha sempre scaldato, anche quando le cose non sono andate benissimo. Non è mai mancato il loro supporto. A chi ci ha applaudito, sostenuto, fischiato e criticato, soprattutto a questi ultimi, va il mio grazie. Senza la loro spinta, il loro stimolo a fare meglio, saremmo andati poco lontano. Arrivederci, Parma. Ti sarò per sempre grato".