Da portiere al gol da record in Bolivia. Paniagua: “Felice di aver segnato davanti a mia mamma. Sogno l’Europa”
Intervista al giovane attaccante classe 2007 dei boliviani dell’Always Ready, Moises Paniagua
Ventidue minuti. Questo è il tempo necessario per segnare il primo gol in carriera, con una sorta di sombrero al difensore per l’1-0 che aveva ridato speranze all’Always Ready per il titolo. “Quella rete è stata molto importante per il mio curriculum. Ricordo la felicità provata nell’esultanza e il fatto che ci fosse mia mamma allo stadio a vedermi quel giorno. I miei compagni mi hanno detto di non rilassarmi perché devo continuare a lavorare per raggiungere nuovi traguardi, di non aver paura di affrontare avversari più esperti perché conta il talento”, così Moises Paniagua a Gianlucadimarzio.com, che con 15 anni, 2 mesi e 3 giorni è diventato il più giovane a segnare nel campionato boliviano.
Un debutto da sogno per il classe 2007 nell’ultima giornata disputata del Clausura, visto che in Bolivia la stagione calcistica 2022 è stata bloccata a causa dei conflitti politici che affliggono il Paese andino.
Debut con gol a los 15 años de Moisés Paniagua en Bolivia pic.twitter.com/KNq6RAKQTt
— Luis Omar Tapia (@LuisOmarTapia) October 20, 2022
Paniagua è conosciuto come Viru, il soprannome che gli ha dato uno dei suoi ex allenatori, Cristian Cuccaro. “È l’abbreviazione di virulan, la spugna per lavare i piatti, perché ricorda i miei capelli”. Il baby attaccante dell’Always Ready è nato e cresciuto a Tarija, nella provincia di Cercado. “Ho iniziato a giocare a 5 anni in una squadra della mia città che si chiama Super Rapido. Ricordo che giocavamo in un campo a 5 in erba sintetica e il campo si chiamava Super Futbol. Fino a 10 anni ho giocato in porta e poi Abraham Cerrano mi ha spostato in attacco. L’allenatore più importante che ho avuto sin qui però è Adalberto Pereira, quando giocavo nel futbol sala. Un anno fa poi sono diventato trequartista e ora gioco esterno”. Da Tarija a El Alto, per giocare all’Estadio de Villa Ingenio, a 4.090 metri sopra il livello del mare. “Stavo giocando il campionato nazionale Sub16 e mi vide un osservatore dell’Always Ready. Sono andato in prova ed è andata bene”.
Con Cristiano Ronaldo come idolo, qualche settimana fa Paniagua ha preso il primo aereo per il Vecchio Continente, visto che l’Always Ready ha replicato la tournée in Europa del 1961. E così el tarijeno è tornato in patria da capocannoniere della squadra, con 6 gol segnati dopo aver affrontato in amichevole anche Fiorentina, Villarreal e Levante. “Il calcio europeo è molto diverso da quello boliviano. Il pallone viaggia a un altro ritmo, mi piacerebbe giocarci un giorno. Il mio massimo sogno è giocare in Europa, ma devo crescere fisicamente e mentalmente”. Un sogno che potrebbe realizzare grazie alle origini guineane del nonno e grazie all’accordo di Cotonou non risulterebbe extracomunitario.
A novembre, Paniagua ha debuttato con la Bolivia Sub17 in amichevole contro l’Argentina. Quella maglia verde che potrebbe rappresentare anche tra qualche settimana in caso di convocazione per il Sudamericano Sub20 da sotto-età. “Mi piacerebbe molto, se mi dovesse convocare il ct, io credo che sarei pronto. Ho il talento per far parte della squadra”. Moises assorbe proprio come una spugna gli insegnamenti dei suoi allenatori e vuole continuare a bruciare le tappe.