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D’Aprile, una vita in anticipo: a 15 anni in panchina con il Crotone

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La scorsa settimana le convocazioni di Giovanni Stoppa, allenatore del Crotone, hanno fatto strabuzzare gli occhi. Nella lista dei giocatori partiti per Firenze c’era pure un difensore centrale classe 2005, il più giovane ragazzo fin qui convocato in questa stagione. Giovanni D’Aprile. Un nome che gira già da tempo. 

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CARATTERISTICHE

Mancino come Alessandro Rosina, è cresciuto nella Scuola calcio dell’ex capitano del Torino, gestita dal papà Alfonso e da Domenico Antonucci. Giovanni è un difensore centrale, ma: “Per capacità tecniche chissà che non possa crescere anche in un altro ruolo” racconta Rosina. Qualità su cui lavora assiduamente da sempre, come se fosse già un professionista. “È una quindicenne atipico” dicono all’unisono Alessandro e Fabrizio Rosina (lui al momento è anche consulente del ragazzo). Tanto lavoro sì, ma anche facilità nell’apprendimento. “A un camp, alla fine dell’allenamento, chiese a mio fratello di insegnargli a calciare le punizioni – racconta Fabrizio Rosina – dopo un paio d’ore di lavoro insieme, Giovanni le calciava tutte sotto l’incrocio”. E non è un episodio isolato questo. Ad ogni allenamento lui arriva per primo e se ne va per ultimo, cercando di sfruttare al massimo il tempo per perfezionarsi. “È curioso e ha voglia di imparare, ma soprattutto quando si fissa un obiettivo non molla mai” ci racconta Fabrizio.

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STUDIO

Eppure si parla di un quindicenne e pensarlo completamente dedicato al calcio farebbe storcere il naso. Ma non è così. Dalle scuole medie a oggi (frequenta l’Istituto Sandro Pertini di Crotone) ha dato il massimo sia nello sport sia nello studio. “Mi ha sempre detto – continua Fabrizio Rosina – che il suo metodo è essere concentrato al 100% a scuola, così da poter fare meno fatica a casa”. E i risultati ci sono. Appena arrivato al Crotone, la tutor del convitto ha preso la sua pagella per mostrarla a tutti: D’Aprile è un modello anche per gli ottimi risultati conseguiti a scuola.

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PREDESTINATO 

Giovanni è veramente un quindicenne atipico per come ragiona e per come riesce a ottenere il massimo da tutto quello che fa. Una maturità che l’ha sempre portato a stare con i più grandi. Appena dodicenne, giocava con l’Under 15 regionale della Scuola Calcio Alessandro Rosina. Era titolare fisso, una pedina inamovibile. “È un orgoglio per noi – racconta Alessandro Rosina – lui è l’emblema dei valori che vogliamo trasmettere nella nostra Scuola calcio”. A Crotone è già fisso in Primavera, dove ci sono 2002 e 2003. E ora lo step ulteriore.

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LA CHIAMATA

La convocazione di Stroppa, il ritiro con la prima squadra e la prima storica panchina in Serie A. Un momento vissuto con grande emozione. Dal convitto di Crotone sono partite le chiamate alla famiglia e i messaggi a tutte le persone che gli sono state vicino e che lo hanno accompagnato fin qui. Il tutto con un misto di gioia e sorpresa, perché la chiamata è stata inaspettata. Ora è pronto a continuare a lavorare per la Primavera, tenendosi pronto per eventuali future chiamate. Sempre con i piedi per terra D’Aprile può sognare. Se dovesse esordire nella massima serie entro i prossimi 45 giorni sarebbe il più giovane della storia, addirittura più precoce di Amedeo Amedei e di Pietro Pellegri. Ma, avendo capito come ragiona lui, questo record non sarebbe altro che un punto di partenza per il futuro.