Pallone in campo durante Atletico-Malaga, Simeone squalificato tre giornate: la situazione
L’espulsione rimediata sabato scorso contro il Malaga costa cara a Diego Simeone. Sono infatti tre le giornate di squalifica comminate dalla Federazione Spagnola all’allenatore dell’Atletico Madrid, che lo costringeranno a seguire dalla tribuna il finale di stagione dei suoi ragazzi. Mancano infatti tre sole partite alla fine di una Liga entusiasmante, comandata proprio dall’Atletico insieme al Barcellona.
Ma perché si è arrivati a questa pesante squalifica? Sabato scorso, a trenta secondi dalla fine del primo tempo di Atletico Madrid – Malaga, qualcuno aveva lanciato dalla panchina rojiblanca un secondo pallone in campo, mentre un attaccante del Malaga si dirigeva in contropiede verso la porta avversaria. Obbligato a fermare l’azione, l’arbitro aveva chiesto a Simeone chi avesse commesso l’infrazione ma, non ricevendo risposta, procedeva all’espulsione, ritenendolo primo responsabile. Successivamente in conferenza stampa Simeone aveva riferito che il pallone fosse stato lanciato in campo da un raccattapalle, ma allo stesso modo aveva ammesso: “E’ giusto così, è giusto che l’arbitro abbia espulso me”, prendendosi tutta la colpa del gesto.
Ecco quindi scattare la squalifica da parte della Federazione Spagnola proprio perché “secondo l’articolo 101.2, l’espulsione va comminata al capo allenatore della squadra, nel caso in cui non sia possibile identificare il giocatore o qualsiasi membro della panchina”. L’Atletico presenterà entro dieci giorni il ricorso alla Federazione, con la speranza che ci possa essere uno sconto della pena in modo tale che Simeone possa guidare dalla panchina i suoi ragazzi alla conquista della Liga