Palermo, Nestorovski: “Tra un anno mi vedo ancora qui. Obiettivo? Salvezza e titolo di capocannoniere”
Ilija Nestorovski, l’eroe di Palermo: tre punti nel match salvezza contro il Crotone significano speranze riaccese. Il nono gol del numero 30 macedone è pesantissimo e adesso la doppia cifra è a un passo. La nazionale macedone ha trovato l‘erede di Pandev?
“Che dire di lui? È un esempio, un ragazzo d’oro e un professionista esemplare” – dichiara Nestorovski nel corso di un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport – “Siamo buoni amici, ha scritto la sua storia nel calcio italiano e mi piacerebbe solo avvicinarmi a quello che ha fatto lui. Quello contro il Crotone èstato un gol importante, questo sì, e ne sono consapevole: il gol è coinciso pure con i 3 punti e sono felice per i tifosi e per la squadra. La doppia cifra, quando arriverà, spero presto, non vorrà dire nulla se non ci salviamo alla fine. L’unica strategia che conosco è restare uniti come abbiamo fatto contro il Crotone. Non c’è speranza senza il lavoro. Non ci sono altre strade, solo così potremo salvarci all’ultimo secondo dell’ultima giornata”.
Prime impressioni su Diego Lopez: “Di lui posso soltanto parlare bene, abbiamo avuto poco tempo per poter fare bilanci ma ha carisma e idee chiare. Ci ha dato serenità e una grande carica. Non amo molto invece parlare degli ex allenatori, sono sincero. Però sono grato a tutti, sia quelli avuti qui a Palermo che quelli con cui ho lavorato nel corso della mia carriera. Da ognuno di loro ho imparato qualcosa”. A stagione terminata Nestorovski potrebbe ambire a traguardi più importanti: “Non ci penso e lo dico sul serio, penso solo al Palermo e alla salvezza da raggiungere con questa squadra. Capocannoniere con il Palermo? E perché no? Il mio obiettivo dichiarato è proprio questo: diventare capocannoniere del campionato in rosanero. Ecco perché credo fermamente nella salvezza. E tra un anno ne riparliamo: io mi vedo ancora qui, assolutamente”.
Modello? Pippo Inzaghi: “Inzaghi è Inzaghi, è un idolo vero. Bisogna soffermarsi sulla sua carriera, quanto ha vinto e quanti gol ha fatto. Diciamo che devo ancora lavorare tanto per potermi paragonare a un giocatore del genere, ma sarebbe già bello fare la metà di quello che ha fatto lui”. In chiusura d’intervista si parla anche della nazionale macedone: “Spero di aiutarla a crescere sempre di più in futuro. La Macedonia e il Palermo sono i miei grandi amori che non voglio deludere”.