Questo sito contribuisce all'audience di

Palermo, da Iachini a Schelotto: un’altra girandola di allenatori

Quindi Viviani, per una partita. Poi la soluzione a sorpresa, tutta argentina: “Ecco Schelotto, un monumento del calcio argentino che ci porterà nelle coppe” aveva garantito. Peccato non avesse il patentino: formalmente Schelotto non è mai stato davvero l’allenatore del Palermo. In teoria, in pratica un bel niente. Argentino che osservava dalla tribuna, Bosi prima (per un turno) e Giovanni Tedesco poi (da metà gennaio) gestivano le faccende di campo, mettendoci mano e faccia. E continuerà ad essere così.

Ore 9 passate da poco, Schelotto già con i bagagli in mano. “Non mi hanno accettato la licenza, mi manca un anno e mezzo di esperienza. Non posso fare l’allenatore qui”. Decisione presa, nient’altro da aggiungere su quest’altalena rosanero. L’unica certezza resta Tedesco, al momento. Ma non è escluso che possa tornare Iachini, magari proprio di primo mattino. Per una panchina senza un vero padrone, ma con mille sorprese. Pare, infinite…