Nesto-gol in un Barbera semideserto. Ritorno vincente per Stellone a Palermo
Tre punti per ritrovare il sorriso. L’avventura di Roberto Stellone sulla panchina del Palermo ricomincia nel migliore dei modi, con una vittoria. Steso il Crotone grazie alla rete di Nestorovski, l’uomo che ha nel destino proprio la formazione calabrese visto che finora è sempre andato a segno contro di loro.
Una vittoria cercata, ma non nella cornice di pubblico che Stellone si attendeva. Sono lontani i 18000 spettatori che lo hanno accolto al suo esordio nella passata stagione contro il Bari, la realtà attuale di Palermo dice seimila paganti per la partita di questa sera al Barbera.
Una cornice che manca in un quadro non perfetto, ma che sta cercando di ingranare con il nuovo allenatore. Ai punti il Palermo avrebbe meritato la vittoria, oltre ciò si è vista una squadra con una mentalità diversa da quella delle ultime settimane. Cambio di modulo, nuove trame di gioco zero gol subiti dopo le cinque gare consecutive in cui i rosanero hanno subito almeno una rete. “Sono felicissimo per la vittoria – racconta Stellone nel post partita – Nestorovki ha fatto un’ottima partita, forse una delle migliori”.
Stellone, inoltre, ha avuto modo di vincere davanti al possibile nuovo presidente del Palermo Antonio Ponte (nella foto in basso). Il businessman italo-svizzero, già entrato in passato nel mondo del calcio con il Siena, da mesi è a lavoro con il patron rosanero Maurizio Zamparini per entrare in società. Per la terza volta consecutiva ha assistito ad un match del Palermo, ma è andato con i piedi di piombo sulla possibile nomina presidenziale.
Il 26 ottobre è in programma il Consiglio d’Amministrazione del Palermo, giorno in cui Ponte dovrebbe entrare nel Cda, ma prima bisognerà approvare il bilancio del club rosanero al 31 giugno 2018 e poi firmare gli accordi con Zamparini. Senza di quello nulla sarà possibile. Intanto in Viale del Fante si è rivisto anche l’ex presidente Giovanni Giammarva, per la prima volta al “Barbera” dopo il suo addio.
A cura di Giovanni Mazzola