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Palermo, Ballardini sfida l’Inter e schiva l’argomento Balotelli: “Parlo solo di chi è qui”

A San Siro per far bene, ma a Palermo sembra quasi che lo scontro con l’Inter sia passato in secondo piano. Tutta una città sogna l’arrivo di Mario Balotelli in maglia rosanero e se da un lato Maurizio Zamparini alimenta le fantasie dei tifosi, dall’altro è Davide Ballardini a smorzare gli entusiasmi e a tenere i piedi ben saldati a terra: “Noi siamo una squadra molto seria e legata, parlo solo dei ragazzi che ho e dei quali sono molto contento. Il resto non mi compete, non parlo di chi non è della mia squadra”. Così l’allenatore ravennate liquida l’affaire Balo, nel quale il Palermo resta attivo nella speranza di poter mettere a segno il colpaccio. Il mercato, però, è fatto anche di cessioni. Lazaar è già partito alla volta dell’Inghilterra, per firmare col Newcastle, mentre Giancarlo Gonzalez resta vicino ad un trasferimento in Russia, allo Spartak Mosca: “Gonzalez è un ragazzo serio, un suo addio mi dispiacerebbe. Aspettiamo però che si sappia qualcosa di più certo”.

La parentesi di mercato si chiude qui, per Ballardini. La concentrazione è interamente rivolta all’Inter e alla sfida di domani contro i nerazzurri, reduci da una sconfitta all’esordio in campionato col Chievo: “Troveremo una squadra più motivata dopo il k.o. – assicura l’allenatore rosanero – sarà ancor più difficile. Noi però siamo una squadra seria e cercheremo di mettere in difficoltà i nerazzurri. Ho visto la partita di domenica scorsa, il Chievo ha coperto bene il campo ed ha sfruttato il poco equilibrio dell’Inter in certi momenti della partita. Noi cercheremo di giocare da squadra: dovremo essere compatti e corti, con equilibrio e le qualità che abbiamo, cioè corsa e attacco degli spazi. Bisogna essere più sfacciati, bisogna attaccare la porta con più giocatori in maniera ordinata. Bisogna avere quella sana consapevolezza di poter avanzare con più giocatori. Servono inserimenti a sorpresa con centrocampisti, esterni e attaccanti”. Ingredienti fondamentali per battere una squadra accreditata a rientrare tra le big del campionato, ma che per Ballardini non è ancora da scudetto: “Non considero l’Inter la principale antagonista della Juventus. Ha una grande squadra, ma non basta. Anche Roma e Napoli hanno grandi giocatori, ma bisogna anche essere squadra. L’Inter arriverà ad esserlo, ma al momento le squadre vicine sono altre”.

Considerazioni che lasciano un po’ di speranza a Ballardini, pronto a lanciare anche a Milano la sua banda di giovani. A partire da Roland Sallai, inserito a partita in corso contro il Sassuolo e tra i più sorprendenti in questo inizio di stagione: “Sallai, così come altri ragazzi come Bentivegna e Balogh, è un ragazzino molto interessante. Ha bisogno del suo tempo: domenica è entrato ed ha fatto bene, deve continuare così. Ci sono dei tempi di maturazione, guardate il processo di crescita di Dybala. Sallai ha 18 anni, ha bisogno di un contesto non troppo esigente. Per me Zamparini non ha cambiato opinione sui giovani, è sempre stato chiaro così come lo sono stato io. Si cerca di fare sempre il bene della squadra. Siamo sempre stati tutti chiari, presidente, ds e allenatore: si cerca di fare sempre il bene della squadra”. Accantonati, infine, gli esperimenti di domenica. Su tutti, quello di Quaison nel ruolo di punta: “È stato molto falso come nueve – ironizza Ballardini –  volevamo che attaccasse meglio la porta con la sua velocità e la sua agilità. Ha giocato più da seconda punta. Deve tirar fuori le sue qualità, le ha e deve dimostrare che è capace”.

di Benedetto Giardina