Palermo alla prova del nove col Cagliari, Tedino: “Non rischio Coronado, Rispoli c’è e non penso al mercato”
Una condanna, vincere anche contro chi è evidentemente più forte. Il Palermo vuole proseguire sulla scia dell’entusiasmo, almeno quello che si respira all’interno della squadra e non in città. Perché se da un lato l’apertura della vendita libera degli abbonamenti non ha fatto alzare l’asticella a 1500 tessere, dall’altro c’è un gruppo convinto di poter ripetere quanto fatto con la Virtus Francavilla. Poco importa se stavolta l’avversario è di Serie A e si chiama Cagliari, il Palermo deve dare prova di maturità e Tedino attende risposte convincenti: “Essere condannati a far sempre bene la vedo come una cosa molto positiva. Dare il massimo è un discorso, essere considerati persone con grande moralità è il nostro lavoro e deve essere il nostro mestiere. Essere condannati a dare sempre il massimo è dunque una cosa spontanea, vorrei contagiare quanto più possibile il mio gruppo di lavoro. Il fatto che il Palermo debba provare a vincere è normale, la città ha un blasone e un modo di essere protagonista che induce a pensare che questo sia il suo ruolo in questa stagione”.
Protagonista la squadra, non i singoli, anche se qualcuno di questi brilla più degli altri. Come Trajkovski, autore di una tripletta domenica scorsa, oppure Coronado, che però non dovrebbe essere della partita per un problema muscolare: “Non sono il medico, ma Coronado è per me un giocatore molto importante. Rischiare di perderlo per una sciocchezza, pur se in una partita importantissima, la vedo come una porcheria da dilettanti allo sbaraglio. Lui ha un risentimento che gli permetterebbe di giocare una finale, qualora domani ci fosse. C’è però l’1% che si faccia male e rischiare di perderlo per due mesi sarebbe proprio da criminali”. Al suo posto, pronto all’esordio dal primo minuto il polacco Murawski, che è subentrato proprio al brasiliano nello scorso turno e ha marcato la sua prima rete in maglia rosanero: “Murawski si adatta a fare più ruoli ed è un candidato molto serio a sostituire Coronado, fermo restando che vorrei dare continuità alla squadra che ha giocato domenica scorsa. Può essere un giocatore duttile che sa attaccare gli spazi, al massimo cambia qualcosa dal punto di vista dell’ideologia tattica”.
L’incognita, nel presente e nel futuro del Palermo, rimane quella legata al mercato. Soprattutto per Andrea Rispoli, che si è ristabilito dal problema al polpaccio che lo ha messo k.o. la scorsa settimana, ma che rimane sempre sotto i riflettori per la sua volontà di lasciare la Sicilia: “Per Rispoli non ho niente da dire sul fuori campo, io alleno i calciatori che ho a disposizione e chi in questo momento ha grande volontà, concentrazione e disponibilità lavorativa. Insieme allo staff deciderò con calma secondo le caratteristiche dei giocatori. Poi al mercato ci pensano Lupo e la società, che lavorano in maniera pesante. È comunque convocato”.