Il passato tra i campi e l’aiuto della fede: Isi Palazon, il primo marcatore de LaLiga
La storia del centrocampista del Rayo Vallecano, Isi Palazon
Minuto 18 della gara inaugurale de LaLiga 2023/24. Almeria e Rayo Vallecano si stanno affrontando all’Estadio de los Juegos Mediterráneos. Il direttore di gara Rojas ha appena assegnato un calcio di rigore agli ospiti, Edgar Gonzalez ha atterrato Nteka in piena area. Sul pallone non esita a presentarsi Isi Palazon: palla da un lato e portiere dall’altro. La gara terminerà con la vittoria del Rayo per 2-0. Ma la premessa (doverosa) ci permette di introdurre il protagonista della prima giornata del campionato spagnolo. La marcatura che sblocca la nuova Liga porta la firma di un attaccante che ha alle spalle una carriera decisamente particolare.
La storia di Isi Palazon, il nuovo protagonista de LaLiga
Una storia nella storia, quella di Isi Palazon. Come in un film. Dal sogno all’abisso, con la paura di cadere e la forza di volersi rialzare. C’è già tanto vissuto nel passato dell’attaccante del Rayo Vallecano. Il calcio è la sua passione. Tant’è che il ragazzo nativo di Murcia abbandona presto casa per coltivare il desiderio di diventare grande nel mondo del calcio. Destinazione Madrid, sponda Real. La bocciatura con i blancos dopo un paio di stagioni nel settore giovanile è un colpo difficile da accettare. A 14 anni, lascia la capitale accasandosi al Villareal. Ma anche in questo caso, le porte si chiudono in fretta. “Non sei all’altezza”: quattro parole che pesano come macigni e che lo portano a mettere da parte il sogno coltivato da bambino.
Sì, perché dopo la doppia bocciatura, Palazon decide di tornare a casa. Murcia è la terra che lo ha visto nascere e che lo riaccoglie sotto altre vesti. Cresciuto in una umile famiglia alla periferia della città, Isi si reinventa coltivatore in una piccola azienda di un amico. Pesche, albicocche, arance sostituiscono il tanto amato pallone. Un’esperienza che lo formerà profondamente: “Senza quegli anni, non sarei mai arrivato dove sono oggi”. Palazon non si è mai stancato di ribadirlo. A sostenerlo, nel momento più critico, l’incrollabile sentimento di fede e devozione al Cristianesimo. Al lavoro tra i campi compensava la sua sete di calcio entrando tra le fila del Murcia B. La scalata è appena iniziata.
Dai campi di pesche al sogno Liga: l’ascesa di Palazon
Ci sono delle storie che sembrano caratterizzate dagli incastri del destino. Palazon lavora per necessità e continua a giocare, mosso dalla passione di quel bambino che vuole ancora sognare con un pallone tra i piedi. Nel 2014, a vent’anni, entra nella squadra B del Murcia. Undici gol in sedici partite, un passo differente rispetto a quello dei suoi compagni. Se ne accorgono ben presto i vertici del club, che gli spalancano le porte della prima squadra: “Tu da oggi giochi con noi”. Le stagioni successive sono solo il focus di una carriera ancora tutto da scrivere. Murcia, Ponferradina e Rayo Vallecano nel gennaio 2020: con la compagine madrilena, nel giro di diciotto mesi, raggiunge la tanto agognata Liga da protagonista.
L’umiltà, così come l’orgoglio nel superare gli ostacoli lungo il cammino, gli hanno regalato una nuova carriera. Uomo copertina del Rayo Vallecano, Isi Palazon è tra gli attaccanti del nuovo corso spagnolo maggiormente osservati anche dal commissario tecnico De La Fuente. La rincorsa all’élite del calcio internazionale non è ancora terminata. Il primo marcatore della nuova Liga ha ancora tanta voglia di stupire.
A cura di Giuseppe Vitolo