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“Padova la scommessa che voglio vincere”. Petrilli segna e dedica il gol a mamma: “Donerà un rene a mia zia”

“Padova è la mia rinascita. La scommessa che voglio vincere”. Cuore che batte, sentimento vero. Un po’ come le sue ambizioni. “Non è finita qui: voglio la B”. 

Respiro affannato, leggero fiatone. Ma l’allungo sulla fascia non c’entra proprio nulla questa volta. “Scusa Matteo, esco ora dall’ospedale…”. Voce che si fa orgogliosa, Nicola non trattiene l’emozione. “Mamma donerà un rene a mia zia. In famiglia sono sette sorelle, un fratello: lei si è offerta subito, senza esitazioni. Ora sta svolgendo degli esami per verificare tutte le compatibilità del caso”. Petrilli prosegue in esclusiva su gianlucadimarzio.com: “Non so chi l’avrebbe fatto al posto suo. Mamma è davvero grande”. Lo ripeterebbe all’infinito e per amore, giustamente. E sabato pure gol alla Pro Piacenza (al ’94!) con dedica spontanea tutta per lei: “Non potevo scegliere persona più adatta in questo momento, se lo merita”. 

Nicola Petrilli vera garanzia biancoscudata per talento e determinazione: in campo salta l’uomo e via, appena vede la porta ci prova e basta. La maglia – per uno come lui – conta più di tutto, il resto sono chiacchiere. Fondamentali due valori, sempre presenti nel suo vocabolario: riconoscenza e gratitudine. Ecco perché il rinnovo (Petrilli in scadenza 2016) con il Padova sembrava lontano fino a qualche giorno fa, la distanza tra le parti era tanta. Ma è bastata una chiacchierata per far svoltare la situazione:Prima della partita contro la Pro Piacenza ne ho parlato con la società, con il direttore De Poli. Il Padova mi ha fatto capire di come vogliano che resti e stanno provando a fare uno sforzo in più”. Accordo raggiunto? Petrilli non smentisce. “Abbiamo trovato un punto d’incontro dai… sì. La prossima settimana ci troveremo ancora per parlarne”. Fiducia chiara. “Potrebbe andare bene, mi dovrete sopportare ancora per un po’ forse”. Ad avercene, così. Calciatori con qualità e carattere, ma soprattutto uomini.