Questo sito contribuisce all'audience di

Colpi, plusvalenze e scelte pesanti: i tre anni a Genova di Ottolini, prossimo ds della Juventus

Genoa, Ottolini (IMAGO)
Marco Ottolini (IMAGO)

Sarà il nuovo direttore sportivo della Juventus dopo più di 3 anni al Genoa: le migliori intuizioni di Ottolini

Il suo nome era nella lista dei candidati già da tempo, ma ora la Juventus ha definitivamente scelto Marco Ottolini per il ruolo di nuovo direttore sportivo. Un ritorno in bianconero dopo le precedenti esperienze come osservatore, prima del passaggio al Genoa nel 2022.

Proprio a Genova ha ricoperto per la prima volta il ruolo di d.s., rimanendo in rossoblù fino a ottobre di quest’anno, quando è arrivata la separazione.

Più di tre stagioni nelle quali ha conquistato una promozione dalla B alla A, oltre a due salvezze in anticipo (la prima col Genoa miglior neopromossa nei top 5 campionati europei) ,con due campionati chiusi all’undicesimo e al tredicesimo posto.

Risultati propiziati da grande intuizioni di mercato diventate poi anche grandi plusvalenze. Senza dimenticare le scelte fatte con Gilardino e Vieira, sempre funzionali alla massima valorizzazione dell’organico a disposizione.

Le migliori plusvalenze di Ottolini

Nella maggior parte dei casi, i migliori colpi di Ottolini sono diventati grandi, se non enormi, plusvalenze per il Genoa, dopo aver contribuito in campo al raggiungimento dei risultati di questi anni. Solo nell’ultima estate, sono stati rivenduti De Winter e Gudmundsson (riscattato dalla Fiorentina), oltre alla cessione di Ahanor, ennesimo prodotto del settore giovanil rossoblù. Il belga era arrivato in prestito con diritto di riscatto dalla Juve per 11 milioni e nel giro di due stagioni è passato al Milan per 20. L’islandese, invece, arrivato al Genoa qualche mese prima dell’ex d.s. rossoblù, dopo essere stato assoluto protagonista della promozione in A e della prima salvezza, è stato venduto alla Fiorentina per più di 18 milioni tra prestito e riscatto, a fronte del milione e mezzo speso per prenderlo dall’Olanda. Ahanor poi è stato il capolavoro del Genoa, fruttando 17 milioni col suo passaggio all’Atalanta dopo averlo pescato dal settore giovanile.

Tornando indietro, non mancano però altre operazioni molto simili. Nell’estate del 2024, sempre l’Atalanta aveva preso Mateo Retegui, giocatore su cui il Genoa aveva creduto investendo più di 15 milioni per acquistarlo dal Tigre. Decisione ripagata da una cessione a più di 20 dopo una sola stagione. Ancora meglio è andata con Josep Martinez, scoperto nella prima estate di Ottolini alla guida del mercato del Genoa, che allora lo prese dal Lipsia in prestito con un riscatto a soli 3 milioni e mezzo. All’Inter, invece, andò per ben 14 milioni. Nella stessa estate arrivò Radu Dragusin, operazione con la Juventus simile a quella per De Winter. Un prestito con successivo riscatto per meno di 10 milioni e un rendimento in campo che nel giro di un anno e mezzo lo portò al Tottenham per ben 25 milioni. Tutte operazioni che hanno prima alzato il livello della rosa e poi creato patrimonio per il Genoa.

De Winter (IMAGO)
De Winter (IMAGO)

Cosa lascia Ottolini al Genoa

Ma il lavoro di Ottolini non si limita a una serie di giocatori venduti, perché in questi anni è stata costruita l’ossatura della rosa anche con operazioni solo sulla carta di minor impatto. Si pensi a quella per Vitinha, preso in prestito a gennaio 2024 e poi tornato dal Marsiglia a cifre più basse rispetto a quelle pagate dal club francese. Oppure a Noton-Cuffy, preso per soli due milioni dalla seconda squadra dell’Arsenal e che dopo una stagione ha gli occhi addosso di tanti club. Prima ancora erano arrivati Aaron Martin e Morten Thorsby, titolari importantissimi ancora oggi.

E anche nelle sue ultime sessioni di mercato, Ottolini ha regalato colpi importanti e anche di prospettiva. A gennaio era arrivato Otoa dall’Aalborg che, a 21 anni e con De Rossi in panchina, nelle ultime giornate, complice l’indisponibilità di Ostigard, sta trovando spazio. Ostigard che in estate con Ottolini ha fatto ritorno a Genova, risultando prezioso non solo in fase difensiva ma anche in zona gol: addirittura tre le reti consecutive del centrale in questa stagione. Ma nei suoi tre anni da d.s., Ottolini ha dovuto lavorare insieme al club per prendere decisioni importanti sul fronte panchina. Prima puntando su Alberto Gilardino, allenatore della promozione e della prima salvezza, e poi su Patrick Vieira, chiamato a risollevare un Genoa in difficoltà alla terza stagione dell’ex campione del mondo. Una mossa che ha portato alla seconda salvezza consecutiva sotto la sua gestione. Anche per la capacità di prendere decisioni forti come questa, ora la Juve lo ha scelto come suo d.s.