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Prima “ostaggio”, poi arriva il via libera: Ali Jassim e la trattativa con il Como

La storia di Ali Jassim, giocatore tenuto “in ostaggio” dal proprio club, nonostante un accordo con il Como

Tenuto “in ostaggio” dal proprio club, senza ascoltare nessun tipo di trattativa: è la storia di Ali Jassim, ventenne calciatore dell’Al Kahrbaa, squadra di Baghdad di proprietà del ministero dell’Elettricità che partecipa all’Iraq Stars League.

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Dopo una stagione in prestito, l’ala sinistra aveva raggiunto un accordo con il Como, ma il club iracheno si è rifiutato di cederlo, tenendolo in ostaggio contro la sua volontà in attesa di un’offerta monetaria migliore. A seguito di un appello sui social per denunciare la sua situazione, il club sembrerebbe aver ceduto alla pressione mediatica e alla richiesta del calciatore.

“Voglio andare al Como”: l’appello di Ali Jassim

“Ho ricevuto un’offerta dal Como, squadra di Serie A, e intendo giocare con quel club, allenato da una leggenda del calcio come Cesc Fabregas. Tuttavia, l‘Al Kahrbaa si rifiuta di trattare con la squadra italiana nonostante un’offerta ufficiale, sostenendo di averne ricevuta un’altra da un club spagnolo, presumibilmente il Real Betis, di cui non vogliono svelare il nome”. Il paradossale appello di Ali Jassim sul suo profilo Instagram, per denunciare la situazione che il suo club, l’Al Kahrbaa, sta portando avanti.

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“Questo sembra chiaramente un trucco per alzare il prezzo e ottenere più soldi dal Como o da qualche club dell’Arabia Saudita o del Qatar. Il mio sogno è giocare in Europa. Voglio andare in Italia, al Como, che mi ha già dato l’ok per difendere i colori dell’Iraq ai Giochi di Parigi“. 

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Dopo questo appello, sembra che il club iracheno abbia finalmente dato il via libera: Ali Jassim potrà finalmente coronare il suo sogno di giocare in Serie A, al Como, diventando il secondo iracheno di sempre a giocare nel massimo campionato italiano.