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Da La Spezia a Zagabria. Le tappe di Orsic, il croato giramondo che ha steso l’Atalanta

Un ragazzo che ha realizzato i propri sogni: prima quello di giocare per la squadra di cui è tifoso, poi quello di essere convocato in nazionale e infine quello di segnare una tripletta in Champions League. E' la storia di Mislav Orsic, nato a Zagabria e tifoso della Dinamo sin da piccolo. L'inseguimento di Orsic alla sua maglia preferita, però, è stato più lungo del previsto e lo ha portato a girare mezzo mondo. Dall'Italia fino alla Cina e la Corea Del Sud, in un lungo viaggio calcistico che ha finito per riportarlo a casa nel 2018, a 26 anni e nel pieno della maturità. Pronto per mettere la parte migliore della sua carriera al servizio della propria squadra e della propria nazionale. Ma la storia calcistica di Orsic comincia nel 2009, all'Inter Zapresic.


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E' con questa maglia che da giovanissimo mette in mostra tutte le proprie qualità. La stagione della consacrazione è quella 2012-13: da centrocampista mette a segno 12 gol e 5 assist nel campionato croato e viene indicato da tutti come una grandissima promessa. Orsic è pronto a fare il grande salto e non solo in Croazia si accorgono di lui. Gli occhi degli osservatori di tutta Europa si aprono su questo talento emergente. Nell'estate del 2013 sembra vicinissimo il suo passaggio al Crystal Palace quando, a sorpresa, è lo Spezia a portarselo a casa. La squadra ligure in quegli anni aveva una corsia preferenziale riguardo al mercato croato e l'arrivo di Orsic è soltanto l'ultimo di una lunga serie di connazionali.
 
Ci sono grandi aspettative su di lui, ma in Italia non riesce ad esplodere: è giovane, deve imparare la lingua e alla fine colleziona solo 9 presenze nel campionato di Serie B senza segnare nemmeno un gol. Al termine della stagione verrà ceduto al Rijeka, squadra satellite dello Spezia, all'epoca anch'essa di proprietà del patron bianconero Gabriele Volpi. Lascerà il club ligure proprio quando arriva in panchina il suo attuale allenatore alla Dinamo, Nenad Bjelica. Il destino aveva deciso che non era ancora il momento di farli incontrare.
 
Il suo personale giro del mondo però continua. Il Rijeka lo cede subito in prestito senza fargli disputare nemmeno una partita: finisce in Slovenia, al Celje. Anche lì, però, l'ambientamento non è semplice: solo 13 presenze e 2 gol. In pochi credono ancora nel talento di Mislav Orsic. Chi però si interessa ancora a lui è una squadra sudcoreana, il Jeonnam Dragons. In Asia, il centrocampista croato rinasce: con i dragoni di Corea segna 12 gol e diventa un vero e proprio idolo dei tifosi. Dopo quell'avventura, ci saranno altre due esperienze positive sempre nel continente asiatico. Nella stagione 2016-17 veste la maglia del Changchun Yatai, in Cina, mentre in quella successiva torna in Corea, nell'Ulsan Hyundai. Qui segna 14 gol in 52 presenze, venendo indicato come uno dei migliori giocatori della Champions League asiatica.


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In patria si accorgono di nuovo di lui e per Orsic è finalmente giunta l'ora di tornare a casa. Nel vero senso della parola. E' infatti la Dinamo Zagabria ad acquistarlo nell'estate del 2018. Per lui è il coronamento di un sogno, la fine di un lungo inseguimento. Ma non finisce qui. Si accorge di lui anche Zlatko Dalic, ct della Croazia, che a Febbraio 2019 gli regala la prima convocazione in nazionale. Il percorso di crescita di Mislav Orsic è ripartito, tra mille viaggi e mille difficoltà. Se n'è accorta l'Atalanta, stesa dalla tripletta di questo croato giramondo.
 
A cura di Alessandro Gardella