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Non solo playa e bella vita, Formentera Isla bonita del fútbol! “Quante partitelle con Bobo&co al Camp Municipal d’Esports”

E’ proprio il caso di dirlo: quest’anno a Formentera il footvolley di Bobo Vieri non resterà l’unico sport nazionale. Merito dei ragazzi della SD Formentera, squadra di quarta serie che grazie al successo ai calci di rigore sul Tudelano ha superato il terzo turno della Copa del Rey. E così il prossimo 30 novembre è già una data segnata in rosso sul calendario di tutti i tifosi della squadra dell’isola… nota più per i calciatori che la frequentano d’estate che per il calcio giocato durante l’anno. Sì, perché quel giorno al porto della Savina sbarcherà il Siviglia: squadra di Liga e campione in carica di Europa League da tre anni a questa parte. Ad accoglierla ci sarà certamente il presidente del fan club del Formentera che, udite udite, è tedesco. Della sua stessa nazionalità gran parte dei supporters della squadra e non c’è poi troppo da stupirsi. “Si tratta di ex turisti – racconta Francesco Battaglia, ex calciatore e oggi imprenditore sull’isola – che dopo un paio di estati trascorse qui si sono innamorati di Formentera e hanno deciso di rimanerci a vivere”. E dall’amore per l’isola a quello per la squadra locale è stato un attimo. Perché Formentera non è solo il tramonto mozzafiato dal Big Sur, la scogliera a picco sul mare di Cap de Barbaria o gli aperitivi del Blu bar sulla strada per Pilar della Mola: è anche la SD Formentera. La squadra che gioca le sue partite casalinghe proprio al centro dell’isola, a metà strada tra Es Pujol – la zona nota per la movida notturna – e San Ferran, il quartiere interamente spagnolo, quello dove l’italiano quasi non lo parla nessuno e dove vivono ancora oggi le famiglie storiche di Formentera, lontano da apritivi sfarzosi, ristoranti di lusso e spiagge affollate. Lì dove però si mangiano la migliore paella e la migliore fideuà dell’isola, in ristoranti che rigorosamente non accettano prenotazione.


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Lo stadio, che si trova a pochi chilometri dalla frazione di San Francesc Xavier, si chiama semplicemente Camp Municipal d’Esports: ha una piccola tribuna che durante le partite del Formentera si riempie di tifosi con sciarpe, bandiere e tamburi. D’estate, invece, diventa l’oggetto del desiderio dei tanti calciatori – in attività e non – che frequentano l’isola. “Con Bobo, Baronio, Matri e tanti altri amici – racconta ancora Francesco Battaglia – spesso e volentieri scavalchiamo le recinzioni esterne e organizziamo partite tra amici all’ultimo sangue”. E pensare che Francesco, che adesso a Formentera ha un negozio di abbigliamento, aveva anche pensato di giocare con la squadra dell’isola. “L’allenatore, che poi è anche il direttore sportivo, mi aveva fatto una mezza proposta quando ho smesso di giocare due anni fa in Italia, ma poi non se ne è fatto più nulla”. Peccato, però, perché altrimenti Francesco il 30 novembre avrebbe potuto essere in campo contro il Siviglia, in quella che a tutti gli effetti diventerà una partita storica per un’isola che fino ad ora era sempre stata nota a tutti per i calciatori che la frequentavano in costume da bagno, ed oggi invece ci faranno visita – per di più d’inverno – per giocare una partita vera.