Il “Nocciolinaro” e l’addio sofferto all’Olimpico: scatta la protesta dei tifosi
Il “Nocciolinaro” è un pezzo di storia dell’Olimpico. E’ stato costretto a lasciare lo stadio, ma la gente è tutta dalla sua parte
Stadio Olimpico, la casa di Roma e Lazio. Ma non solo. Anche quella del "Nocciolinaro". Chiedere ai tifosi delle due squadre della capitale per conferma. Da anni è protagonista in curva, sia biancoceleste che giallorossa, con il suo sacco pieno di noccioline. Personaggio sui generis, con dei fantastici baffi bianchi e le braccia muscolose sempre scoperte. Pioggia, vento, sole, inverno o estate: "Er Nocciolina" allo stadio c'è sempre. E con i suoi balletti, i soldi nei calzini e le noccioline lanciate qua e là ai suoi clienti è un punto fermo dell'Olimpico.
FIno a qualche giorno fa. Perché all'uomo sarebbe stato vietato l'ingresso allo stadio. Il motivo? Non avrebbe i permessi per vendere le sue noccioline. Ma solo due abbonamenti in Curva Nord e Sud, che però nessuno ha mai visto. Nonostante tutto, lui c'è sempre stato. E adesso che dovrebbe restare fuori per le prossime gare, sembra che all'Olimpico manchi qualcosa. Un pezzo di storia sottratto allo stadio. Ecco perché i tifosi si sono tutti schierati dalla parte del "Nocciolinaro".
Tanti gli appelli lanciati dai supporter sui social a Roma e Lazio, ma anche al Coni, per regolarizzare la posizione di "Er Nocciolina". L'obiettivo è consentirgli di essere presente allo stadio, da anni la sua casa. Pare che il club giallorosso non intenda opporsi alla volontà della gente, tanto da essersi attivato per far entrare regolarmente l'idolo dei tifosi già per Roma-Juve. Si attende ora il responso delle altre parti in causa. Se domenica l'uomo sarà allo stadio tutti saranno felici. Tifosi per primi, che potranno così riabbracciare il caro "Nocciolinaro" dell'Olimpico.