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Niang: “Non resterò al Watford: non è andata come avrei voluto”

M’Baye Niang ha vissuto i primi sei mesi di quest’anno in prestito al Watford. Un distacco momentaneo dal Milan, squadra alla quale adesso tornerà perché, come ha dichiarato in un’intervista a L’Equipe, la sua avventura nel club di Premier League non proseguirà: “Non ne traggo che cose positive. Sono migliorato in un club che mi ha dato fiducia. Lì ho avuto a disposizione il minutaggio che avevo cercato di avere. Da un punto di vista collettivo abbiamo rispettato le aspettative, anche se avremmo potuto fare meglio. In ogni caso, è stato un piacere scoprire la Premier, che rappresentava uno dei miei sogni”. Nonostante ciò, non rimarrà in Inghilterra: “Devo molto al club che mi ha fatto scoprire un campionato, una nuova mentalità e mi ha permesso di avere la regolarità alla quale aspiravo. Mi è piaciuto molto scoprire questo livello di calcio, ma anche se il Watford ha a disposizione un’opzione di acquisto che i dirigenti vogliono esercitare, non resterò. Ed è solamente per ragioni personali. Tutto questo non ha nulla a che vedere con i tifosi, che voglio ringraziare sinceramente, ma con il club: non è andata come avrei voluto. Anche se mi colpisce davvero sapere che i dirigenti volevano acquistarmi dopo qualche settimana: eppure, ho deciso di prendermi del tempo per riflettere, ho valutato i pro e i contro e malgrado la bella opportunità offerta dal Watford, non credo che il mio futuro possa essere là. Comprendo la delusione del club che contava su di me, ma chiedo loro di essere comprensivi e di accettare la mia decisione irrevocabile: non cambierò idea”.

Spazio poi a qualche considerazione sul futuro: “Penso innanzitutto a tornare al Milan per incontrare la nuova dirigenza del club e fare il punto con loro, studiando ogni possibilità. Poi, prenderemo una decisione tutti insieme nell’interesse generale delle parti. Sono aperto a tutte le opzioni: se per il bene del club e della mia carriera resterò al Milan, lo farò con grande piacere. Altrimenti, cercheremo una soluzione che possa essere soddisfacente per tutti. Ma questi discorsi e questa riflessione avverrà a tempo debito”.