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Neymar stregato da Zanetti. La dedica: “Io un tuo fan”

Neymar, ancora alle prese con l’infortunio al piede, si è concesso una giornata italiana. A Milano, dove ha fatto visita al Botinero, il ristorante di Zanetti. Lì un giro fra i tanti cimeli e una chiamata all’ex capitano nerazzurro: “Io sono un tuo fan”

Non sono mesi facili per Neymar. L'infortunio al piede lo sta tenendo fermo da gennaio e gli ha impedito di aiutare il Psg nel doppio confronto con lo United, che è costato l'eliminazione dalla Champions ai francesi. Non solo, perché l'attaccante brasiliano non ha potuto prendere parte alle amichevoli della Selecao. Che guarderà dalla televisione, magari nell'albergo di Milano in cui avrà deciso di alloggiare. 

Già, perché Neymar si è concesso una giornata tutta italiana. Lo ha testimoniato lui stesso sulla propria pagina Instagram. Le sue tappe? Sicuramente il Botinero, il ristorante che appartiene a Javier Zanetti e che propone una cucina italiana moderna in uno spazio elegante a tema calcistico con esposizione di scarpe da calcio e dehors.

Il fuoriclasse brasiliano, abituato ad ogni tipo di lusso, è rimasto senza parole davanti ai tanti cimeli collezionati dall'ex capitano nerazzurro. Perché, per chi ama il calcio, è impossibile rimanere indifferenti davanti ad una storia del genere. Si va dalle scarpe di Ronaldo il Fenomeno nel Mondiale del '98 a quelle di Del Piero e Giggs. Poi quelle indossate dallo stesso Zanetti in occasione della finale di Champions del 2010 e plantari dal valore di migliaia di euro. 

Anche Neymar ha voluto lasciare un ricordo, ovvero le scarpe con cui giocava ai tempi del Santos. Più un autografo con dedica. Senza però lasciarsi scappare la possibilità di fare una chiamata a Zanetti, al quale ha ribadito la sua massima stima in poche parole: "Io sono un tuo fan". L'argentino gli ah risposto prima a voce e poi con un post social: "Grazie mille a Neymar Jr. per la visita di oggi al Botinero e per la bella dedica fatta! Un abbraccio".

Uno è abituato a fare gol, l'altro li evitava (e qualcuno lo segnava pure). 18 gli anni di differenza, una generazione intera. Che non ha però impedito a Neymar di godersi le gesta di Javier, leggenda a Milano ma non solo. 

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