Nella Grossi e le Donne Biancazzurre, secondo club femminile più antico d’Italia: dal 1977 a seguito del Pescara
Donne e pallone? Come abbinamento a Pescara funziona anche meglio di “donne e motori”. Merito di Nella Grossi, vera e propria forza della natura che nella vita ha tre priorità: la famiglia, il lavoro e il calcio. Si, proprio quello. E pensare che fino al 1959 è stata tifosissima del Milan. “Poi una volta ero al San Siro con mio marito e vidi uno striscione spuntare dalla curva del Milan Club donne rossonere e così decisi che non appena il Pescara fosse salito in Serie A avrei creato il club delle donne biancazzurre”.
Detto, fatto e nel 1977, in occasione della promozione del Pescara Nella Grossi fondò il club. Da quel 20 luglio ad oggi sono passati 39 anni, ma la passione di Nella non è mai passata. “Ho portato mio figlio a vedere la partita del Pescara in curva Nord quando aveva appena 3 mesi e mezzo”. Per non parlare delle trasferte. “Ho girato l’Italia per il Pescara, e l’Europa per il Milan, perché il primo amore non si scorda mai”. Il suo club donne biancazzurre è il secondo più antico d’Italia, solo dopo quello del Milan dal quale lei stessa ha preso spunto.
“Oggi abbiamo quasi 80 iscritte con tanto di tessere e logo. In casa ci siamo sempre tutte, mentre in trasferta ci muoviamo in piccoli gruppi”. Per loro la partita del Pescara è l’occasione per fare nuove amicizie in giro per l’Italia. “Il calcio è l’occasione di aggregazione e non di scontro. Ecco perché noi cerchiamo sempre di ospitare le tifose delle squadre avversarie quando vengono a Pescara e organizziamo cene ed incontri con tutti i gruppi, anche maschili”.
Hanno amici e amiche praticamente ovunque e grazie alla passione per il Milan, Nella è diventata ambasciatrice del tifo femminile anche all’estero. “Oramai con il Barcellona mi sento ogni settimana. Sono stata invitata in Spagna con una delegazione di tifose biancazzurre per 4 giorni e lì siamo state ospiti del Barcellona, del Espanyol e del club di tifose del Real Madrid in Catalogna”. La stanza del suo ufficio di consulenza sul lavoro – nonché sede del club delle donne biancazzurre – è la succursale di una sala dei trofei di un grande club internazionale. Sulle pareti non c’è più spazio neanche per uno spillo dal momento che ci sono targhe, coppe e onorificenze ricevute da tutti i gruppi di tifosi con i quali ha creato gemellaggi oramai storici.
Non è difficile immaginare come mai sia stata scelta lei come presidentessa dell’Anfissc, ovvero l’associazione di tutte le tifose donne italiane. Ambasciatrice senza posa che da quasi 40 anni si fa portatrice di valori e amicizia sportiva. Con i colori del Pescara, ed un tocco di rosa.