Nel segno di Sarri: da Giampaolo a Calzona, chi può ripercorrere le sue orme in Italia?
In
21 partite stagionali il Chelsea ha perso una sola partita, contro il
Tottenham: per il resto 16 vittoria e 4 pareggi. Terzo posto in
Premier League, a punteggio pieno nel girone di Europa League e già
qualificato ai sedicesimi di finale e recordman di imbattibilità in
Inghilterra per un allenatore esordiente. Un impatto importante,
anche più di quello che ebbe nella sua prima stagione a Napoli. Dal
momento del suo arrivo in azzurro dall’Empoli ci mise un po’ prima di
imporre il proprio gioco e sconfiggere le perplessità della piazza e
iniziare un cammino che lo ha portato a esprimere un calcio
fantastico e a entrare nel cuore dei suoi tifosi.
Chi
può ripercorrere la sua strada in Italia? Il suo storico vice
Calzona…
Ma
ora che è andato in Inghilterra, chi può ripetere il suo lavoro in
Italia? Partiamo da una premessa: nel corso di tutti questi anni, la
scalata di Maurizio Sarri verso i grandi palcoscenici è stata
possibile grazie ad un grande lavoro d’equipe. Dalle categorie minori
al San Paolo, l’attuale allenatore del Chelsea è stato solo
l’elemento centrale di uno staff che ha fatto grandi cose. Chi, più
di chiunque altro, conosce il Sarri pensiero e potrebbe provare ad
applicarlo su un’altra squadra in Italia è Francesco Calzona.
Per
ben 12 anni suo fedele vice, prima della separazione dopo il
trasferimento al Chelsea dell’allenatore italiano. Ora Calzona
attende una chance da allenatore, per applicare in prima persona i
metodi di lavoro utilizzati nel corso di questi anni con Maurizio
Sarri, ovviamente con grande successo. Insomma, una società che
vuole puntare alla crescita dei calciatori, soprattutto giovani, e a
ottenere dei risultati attraverso il gioco e delle idee ben precise,
potrebbe puntare sullo storico vice di Sarri, attualmente l’uomo che
più di tutti conosce i metodi di lavoro dell’allenatore del Chelsea.
Da
Giampaolo ad Andreazzoli
Alla
Sampdoria, invece, c’è Marco Giampaolo, che ha provato a proseguire
il lavoro di Sarri a Empoli per poi portare con sé il suo bagaglio
tecnico anche in blucerchiato. In questo senso, la società toscana,
sa valorizzare gli allenatori che hanno idee chiare e voglia di
esprimere un certo tipo di calcio: come Aurelio Andreazzoli, grande
artefice della promozione dello scorso anno. Possesso palla, qualità,
movimenti coordinati dal centrocampo in su: idee che Roberto Mancini
sta provando a portare avanti anche in Nazionale. Con un tridente
piccolo in avanti, stile Sarri appunto, e con Jorginho a fare da
metronomo di centrocampo in mezzo ad altri due mediani dai piedi
buoni.