Nazionale, Chiellini: “Spagna bestia nera dal 2008, peccato incontrarla già agli ottavi”
Conferenza stampa della Nazionale, oggi è il turno di Giorgio Chiellini, che ha parlato dell’Italia, dell Spagna e non solo: “La Spagna è un po’ la nostra bestia dal 2008, l’inizio del loro ciclo d’oro è iniziato a Vienna contro di noi, poi Kiev nel 2012 e Fortaleza. A Kiev non abbiamo potuto fare nulla, non eravamo riusciti a recuperare. Nelle altre due non abbiamo meritato di perdere, forse nemmeno di vincere, a Vienna fu una partita equilibrata mentre a Fortaleza meritavamo qualcosina di più ai punti. Sarà una bella partita, peccato sia ad un ottavo. Sarà una partita equilibrata comunque. La Brexit è una notizia che ha creato uno shock, ieri siamo andati a dormire pensando che la Gran Bretagna rimanesse nell’UE. Purtroppo non è accaduto, credo che la preoccupazione maggiore sia per l’effetto domino che possa causare questa scelta. L’unica preoccupazione possono essere eventuali referendum degli altri stati, mi dispiace che si sia fatta fatica per creare l’Europa, questo voto è il simbolo del malcontento che si percepisce in Europa. Bisognerebbe però, secondo me aggregarsi, e cercare una politica univoca per uscire da questi problemi. Se domani ci fosse un referendum in Italia, non so come andrebbe a finire. Non sono convinto che l’Italia possa sostenere l’uscita dall’Europa, perchè nel malcontento si vota per un cambiamento, anche senza progetti definiti, credo che in Inghilterra sia successo questo”.
Tornando al calcio: “Alcuni incroci si sapeva sarebbero stati più difficili di altri, non puoi prevedere sulla carta. Ci vorrebbe maggiore equità, il coinvolgimento di altre nazioni ha portato cambiamenti. Si sarebbe potuto fare meglio. Comunque bisogna giocare con tutti, è una casualità che ci siano le grandi storiche che si scontrano tutte fra di loro mente nell’altra metà ci sono le nuove forze. Non sarà un europeo classico, ci sarà qualche sorpresa. Mettiamola dal lato dello spettacolo, sarà ancora più bello ed emozionante. Io avrei preferito essere nell’altra metà ma va bene così. Prima di venire qui, ho fatto una intervista con la Uefa in cui si metteva in risalto la nostra difesa, che di certo è un punto di forza dell’Italia. Giochiamo da anni insieme, non dobbiamo fare bene solo il nostro dovere, ma dare anche sicurezza ai compagni che sono intorno a noi sia per persoalità che tecnicamente. Siamo consapevoli del doppio lavoro che dobbiamo fare, e anche dell’importanza che abbiamo verso gli altri, perchè non esiste difensore al mondo che possa fare bene senza l’aiuto degli altri che si fanno in quattro, per lui e per la squadra”.
“La difesa più forte del mondo? Quella che vince, come Cannavaro e Materazzi nella finale del Mondiale 2006. Tutti ricordano di Materazzi perchè fece bene, poi c’era Alessandro Nesta: ha fatto la storia del calcio.Siamo una piccola sorpresa, nessuno si aspettava l’Italia prima. Ci avevano designato come vittima sacrificale, anche con alcuni compagni dicevamo che per qualcuno il 27 saremmo stati a casa. Invece siamo qui, dobbiamo giocare. Adesso incontriamo una squadra che ha qualità, e sulla carta è quasi imbattibile ma sono certo che, giocando una gara accorta e in cui tutti fanno bene, con le nostre qualità e limitando quelle avversarie, possiamo fare bene. Solo da lunedì sera dobbiamo pensare al futuro. E’ bello sognare, ma bisogna guardare alla realtà e pensare a un impegno alla volta”.
“Morata? Innanzitutto è un ragazzo speciale, mi dispiace salutarlo da ex compagno ma sono felice per lui, spero possa restare al Real Madrid. Merita di essere il centravanti della Spagna e del Real, mi dispiacerebbe se venisse usato come merce di scambio. Non lo merita, lui tiene tanto al Real Madrid. Non vedo come non possa giocare al Real Madrid per i prossimi dieci anni. Hadelle doti incredibili e un ampio margine di miglioramento. In questi due anni è cresciuto tanto, sia a livello tattico che umano. Quando è arrivato a Vinovo era un bambino, non era considerato un ragazzo pronto per la prima squadra. Noi lo abbiamo aiutato a crescere giorno dopo giorno, la generosità è una sua grande dote. Spero che lunedì faccia male, ma che possa far bene per il resto della carriera”.