Nasri: “Sampaoli era un amico: non gli importava di alcol e discoteche”
L'Arsenal, la Francia e il Manchester City. Subito dopo è stato il turno del Siviglia, prima dell'inizio di una precoce "discesa". Samir Nasri, 33 anni da compiere a giugno, è stato uno dei numeri 10 più promettenti del nuovo millennio, esploso a 17 anni con la maglia dell'OM. In Premier League per la maggior parte della sua carriera, il classe 1986 nell'estate del 2016 ha lasciato l'Inghilterra per provare un'esperienza nella Liga spagnola. Fortemente voluto a Siviglia dall'allenatore Jorge Sampaoli, Nasri – poi contattato anche dal Benevento – ha raccontato del suo rapporto con l'argentino.
"NON TI PREOCCUPARE DI ALCOL E DISCOTECHE"
"Vuoi bere? Vuoi andare in discoteca? Non ti preoccupare di nulla, qui puoi fare ciò che vuoi". In una diretta Instagram con Walid Acherchour, il trequartista dell'Anderlecht ha raccontato di come Sampaoli l'ha convinto ad andare al Siviglia: "Mi voleva ad ogni costo, diceva che tutto mi sarebbe stato concesso e che a coprirmi con il club ci avrebbe pensato lui – riporta Marca – Gli importava soltanto che, la domenica, in campo dessi sempre il meglio di me. Era un amico, non un allenatore. Ed era pazzo: faceva dei discorsi nello spogliatoio… mi veniva la pelle d'oca. E non conoscevo neppure lo spagnolo!"
"Quell'anno avevamo una squadra fortissima. Io, Jovetic, Nzonzi, Mariano, Rami, Vitolo… eravamo tra i migliori in Europa. E per un certo periodo, in Liga, non avevamo nulla da invidiare a Barcellona e Real Madrid"