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Nasce il Bari targato Grosso: “Passione ed entusiasmo: dovremo avere il coraggio di provarci”

Nel giorno in cui gli studenti italiani sono tornati sui banchi per sostenere gli esami di maturità, per Fabio Grosso ha avuto il via un’avventura che sa di prova d’appello. Passione, energia e voglia di far bene: queste le direttrice del progetto Bari nelle idee del nuovo allenatore biancorosso, presentato oggi in conferenza stampa. “E’ bastato pochissimo per convincermi. Sentivo l’esigenza di terminare quanto fatto fino a qualche giorno fa e di confrontarmi con il mondo dei grandi. Arrivo in una piazza importante, e nella mia vita ho sempre accettato tante sfide: sono contentissimo di questa opportunità”. Legame biennale con opzione di rinnovo sul terzo anno, senza dimenticare il passato, con tre anni in sella alla panchina della Juventus Primavera: “Ringrazio la società Juventus per la grande disponibilità, il presidente Agnelli, il direttore Marotta e il responsabile Cherubini”. Il corteggiamento del Bari a Grosso è stato rapido quanto convincente, assicurano l’allenatore e il direttore sportivo Sean Sogliano, presente al suo fianco in conferenza: “E’ stata sufficiente una telefonata del direttore, seguita da un incontro, per dire sì al Bari”. Sms chiaro in un torrido pomeriggio di giugno in grado di riaccendere la passione della tifoseria, che ha aspettato il nuovo allenatore della Fc Bari 1908 all’esterno del San Nicola. 40 anni, in bacheca un successo nel Torneo di Viareggio e le finali in Coppa Italia e campionato Primavera. Nel mirino “la voglia di migliorarsi sempre”.

Riservato in campo e fuori, ora è atteso al salto da Torino a Bari, due realtà estremamente differenti: “Ma sono molto socievole -precisa- semplicemente amo la cultura del lavoro, mi piace metterci tutto quello che ho quando faccio le cose. Il tempo sarà galantuomo. Ho aspettato che arrivasse qualche proposta importante. Più che un passo nel mondo dei grandi, Bari è un salto: era la cosa giusta da fare“. Un salto in alto ponderato, spiega, nato a un anno di distanza da un “no” a un club di serie A come il Crotone: “Ragiono tanto sulle cose, ma vivo tanto anche di sensazioni. Per Bari erano stra-positive: ho tanta voglia di affrontare questa avventura: è una realtà con grandissime potenzialità”.

Dalla guida dei giovani a quella dei senior, in una piazza che ha visto alternarsi 5 allenatori in 3 anni: motivo di preoccupazione o ingrediente che rende la sfida ancora più intrigante? “Sono consapevole del fatto che è una piazza difficile, ma non posso certo dire di avere timore. Ho enorme rispetto”. La paura di sbagliare: difficile averne, per chi ha segnato un rigore valso una Coppa del Mondo. Mi ha sempre aiutato mettermi in discussione, la caratteristica che mi ha sempre accompagnato è il coraggio di provarci. Oggi più che mai posso usare queste parole: è quello che mi ha portato a dire sì a questa squadra”. Coinvolgere la gente e riempire sempre più il San Nicola saranno due degli obiettivi del Bari targato Fabio Grosso: “Ci si arriva con la coesione -spiega lui-e con la voglia di mangiare tanto pane duro”. L’età media conta poco, assicura il ds: “Non bisogna farsi condizionare dalla carta d’identità -spiega Sogliano- altrimenti andiamo a comprare i ragazzi all’esterno delle scuole. Noi siamo per i giovani,ma occorre un giusto mix”.

Estate, tempo di calciomercato. Nel Bari che verrà l’identikit tattico è presto superato da quello morale, mentre i nomi nel mirino del club sul mercato non trapelano dalla voce di Grosso: “Vorrò una squadra composta da calciatori che a Bari vogliano vivere il migliore anno della loro carriera”. Sogliano e Grosso compagni di squadra all’epoca di Perugia, oltre 10 anni fa. Oggi il neo-allenatore del Bari troverà nel suo spogliatoio un altro ex collega come Franco Brienza: “Non amo parlare dei singoli, mi piace tanto riuscire a parlare di squadra. Qualità tecniche e umane, sarà importante per società e club. Sono convinto di averlo, voglio vedere in che condizioni tornerà: le sue qualità con la Serie B. Che campionato sarà? Difficilissimo, ci sono tantissime partite da giocare. La cosa fondamentale che penso è che ci saranno momenti difficili, ma la nostra bravura dev’essere quella di diventare forti quando ci sarà bisogno. Bisogna trasmettere ai ragazzi questo concetto”. Modulo e giovani sono gli hashtag di maggiore tendenza nelle domande rivolte: “Ho usato diversi schemi, preferisco parlare di modi di giocare e non di moduli. Lista della spesa? Non mi è stata chiesta e non sono stato mai abituato a farne: voglio ragazzi che abbiano voglia di dare tutto per questa maglia”.

Pensi al Grosso calciatore e non possono che tornare alla mente quei giorni di luglio del 2006, conclusi con la vittoria del Mondiale dell’Italia: momenti indimenticabili regalati a un Paese intero. Ora la missione è quella di riportare entusiasmo a Bari: “So benissimo quali sono le aspettative di società e piazza, sono certo che andremo incontro a tante difficoltà. Non faccio promesse, l’unica cosa che mi sento di dire è di volermi dedicare pienamente a questo club e di voler travolgere i tifosi con passione”. Nell’album dei ricordi, viene fuori anche un provino da riscattare: anno 2000, due settimane con il Bari, quando in campo era ancora un trequartista, prima della mancata firma. “Altri tempi” sorride lui. Prima di salutare tutti e dare il via a una nuova avventura. La prima con i senior.