Quanta è lunga la strada per Riyad: Zerbin protagonista del Napoli
Dai dilettanti del Suno al Gozzano, passando per Vercelli e quella fiducia ritrovata a Frosinone: Zerbin story e lo zampino di Giuntoli e Casella
“Troppo piccolo, troppo basso, non pronto, non confermato”. Quante volte da bambino si è sentito dire questa frase Alessio Zerbin. Eroe che non ti aspetti del Napoli nella semifinale della Supercoppa contro la Fiorentina. E forse, qualcosa in più. Da bambino gioca nell’Inter, nei pulcini e poi nel Novara. Settori giovanili professionisti, dove quel ragazzino piemontese muove i primissimi passi da calciatore. Però c’è qualcosa che non va: “Bravino sì, ma fisicamente non pronto”. Tutto prima di ripartire, questa volta dai dilettanti del Suno. Qui Alessio inizia a crescere, arrivando a giocare tra i grandi, in Prima categoria. Ed è proprio lì, nei campi della periferia piemontese che viene notato. Gli occhi sono quelli attenti di Alex Casella, direttore sportivo del Gozzano ora alla Pro Vercelli. Lo stesso che a distanza di pochi mesi, in quegli stessi campi, troverà, nascosto dietro la professione di fattorino-calciatore, Walter Junior Messias.
Da Gozzano a Napoli: Casella e il rapporto con Giuntoli
Per Zerbin, dopo i no di Inter e Novara, è tempo di ricominciare. È il 2015, il Gozzano è in Serie D e nonostante giochi negli allievi, Alessio debutta in prima squadra. 3 presenze e 3 gol, ma tutti nella stessa partita, all’ultima giornata contro il Ligorna. Sì, il ragazzo ha decisamente qualcosa in più. L’anno dopo è ancora Serie D in maglia Gozzano. Zerbin gioca con continuità, i gol aumentano e ad accorgersi di quel qualcosa in più sono Juve, Inter e Napoli che bussano alla porta del Gozzano. Il ragazzo sceglie Napoli, a crederci di più è Cristiano Giuntoli, consigliato dall’amico Casella, che a sua volta spingerà De Laurentiis a fare un investimento importante per il settore giovanile. Il Napoli lo pagherà 190 mila più bonus. Nella Primavera degli Azzurri, Zerbin si ambienta in un attimo e nella stagione 2017/2018 segna 12 gol tra campionato e Youth League.
Napoli è diventata casa, in un attimo: col sogno e con l’obiettivo di arrivare in prima squadra. È l’estate del 2018 e per Alessio è il momento di andare a giocare tra i grandi con continuità. Prima Viterbo e poi Cesena, senza mai lasciare il segno per davvero. Zerbin ha bisogno di fiducia, di poter dimostrare realmente quanto vale. Ed ecco, quasi per uno strano segno del destino che nell’estate del 2020 a chiederlo in prestito al Napoli è la Pro Vercelli. Il ds dei piemontesi è una vecchia conoscenza di Alessio: quell’Alex Casella che lo aveva scoperto nei dilettanti del Suno. Proprio lui lo porta a Vercelli, in un girotondo immenso dove Alessio rinasce: “Vieni a Vercelli, hai solo bisogno di fiducia”.
Ancora una volta. 5 gol e 9 assist in 33 partite. E ora? A credere in lui questa volta sarà il Frosinone dove segna 9 gol in Serie B prima di tornare al suo Napoli. Un’attesa lunghissima, prima della serata magica di Ryhad: gioia, paura e ancora gioia per le prime due reti in maglia Napoli. Il futuro? Quello a breve termine è la finale di Supercoppa con il suo Napoli, poi sarà forse tempo di un nuovo prestito, direzione Frosinone. Questa volta per dimostrare il suo valore anche in Serie A.