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Napoli, Spalletti: “Scudetto? Non dobbiamo disperdere le possibilità che abbiamo”

Le parole di Luciano Spalletti al termine di Salernitana-Napoli

Il Napoli è tornato alla vittoria dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia contro la Cremonese. La squadra di Spalletti ha vinto il derby contro la Salernitana e ora ha momentaneamente dodici punti di vantaggio sul Milan secondo. I rossoneri scenderanno in campo martedì sera contro la Lazio.   

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Al termine della partita Luciano Spalletti ha così commentato la prestazione della sua squadra: “Queste partite possono essere condizionate da quello che è l’aspetto entusiasmo, l’aspetto sufficienza, l’aspetto responsabilità, quindi vanno gestite in maniera attenta. Serviva ritmo e far girare bene il pallone. Nel primo tempo la Salernitana ci aspettava bene, non trovavamo spazi. Abbiamo rischiato qualche ripartenza, poi due grandi giocate hanno cambiato l’inerzia della partita. Nel primo tempo dovevamo velocizzare di più le giocate, nel secondo sono stati bravi a gestire”.

Napoli, le parole di Spalletti

Poi, ha aggiunto: Bisogna fare giocate di qualità e di estro perché sono quelle che poi fanno la differenza. Nel primo tempo abbiamo gestito bene la palla ma avevamo un ritmo basso. Abbiamo alternato poco il gioco, però siamo stati bravi a fare due gol, molto belli tra l’altro, e poi abbiamo gestito bene”. 

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Spalletti ha poi parlato del suo capitano Di Lorenzo: “È una parte fondamentale per noi. La fascia da capitano se la meritava, tutti erano d’accordo quando ho proposto lui come capitano. È impressionante per come arriva all’allenamento, per cosa dice ai compagni, per la faccia che ha, per come si allena, questo fa la differenza. Noi di Di Lorenzo ne abbiamo diversi, di ragazzi seri che responsabilizzano il compagno e che si prendono le responsaiblità”.

L’allenatore ha poi parlato dell’importanza di avere una forte mentalità in queste partite: “Nel calcio non si può mai stare tranquilli, basta guardare cosa è successo nel finale, con la grande parata di Meret che ci ha salvato. Due gol con i cinque cambi non bastano più per restare tranquilli. Meret ha fatto un intervento straordinario dopo un’ora e mezza che era sotto l’acqua a non far nulla, perché è stato impegnato pochissimo. Quando sei fuori dal gioco e devi fare una grande parata, devi essere a un livello eccezionale e stanotte ha avuto anche qualche linea di febbre. Nel calcio non si sta mai tranquilli, la maturità diventa fondamentale. Nel secondo tempo ho visto una squadra matura, non abbiamo concesso nulla. Mario Rui, Kim, Rrahmani hanno gestito benissimo”.  

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Infine, Spalletti ha parlato delle possibilità di vincere lo scudetto: “Scuetto? Voi potete parlare di quello che vi pare. Noi sappiamo che abbiamo un’occasione irripetibile e dobbiamo comportarci di conseguenza. Non dobbiamo disperdere le possibilità che abbiamo, dobbiamo giocare il nostro calcio rimanendo umili“.

“Di Lorenzo sarebbe capitano ovunque, ma oggi i complimenti vanno a Meret…”

L’allenatore azzurro, poi, in conferenza stampa ha continuato a parlare del match e per omaggiare la prova dei suoi: “Siamo stati bravi a trovare il gol a fine primo tempo e a chiudere in vantaggio. Loro avevano la linea difensiva bassa, ma lo spazio di attaccare c’è sempre: nel primo tempo, è vero, quello spazio non l’abbiamo trovato spesso e come si deve. Poi è arrivato il gol”.

“50 punti sono tantissimo, questo risultato è sintomo di tante cose positive e la città lo merita – ha proseguito Spalletti. Sarri si è fermato a 47? Numeri, cambia poco, sono due straordinari gironi d’andata ma c’è da rimanere coi piedi per terra. Ci sono squadre che ora sono indietro ma che sono fortissime e possono inanellare tanti risultati positivi in fila, quindi c’è da stare attenti”.

Di Lorenzo? Il capitano è colui che indica la strada ai compagni: lui sarebbe stato capitano in qualunque squadra, è un professionista e un calciatore incredibile. Elmas? È un ragazzo incredibile, ma stasera i complimenti vanno fatti a Meret: farsi trovare pronti, anche dopo una febbre smaltita la scorsa notte, per stare 90’ sotto la pioggia ed essere così attento e anche decisivo su quella palla persa, ce ne vuole”, ha concluso l’allenatore.