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Spalletti: “Napoli, divertiamoci. Spero di incontrare Guardiola a Istanbul”

L’allenatore azzurro: “Con Maldini solo cose di campo”

Luciano Spalletti ha parlato nella classica conferenza stampa della vigilia in vista di Napoli-Milan. Di seguito le sue dichiarazioni.

Sulla gara di domani e l’assenza di Osimhen: “Il fattore campo non è mai stato importante per Napoli e Milan. Ma è un lavoro da fare, avere una mentalità da campioni per giocare sempre al massimo. Si tratta di una crescita per poter fare poi risultati importante. La forza di una squadra non è mai una addizione dei calciatori. Servono le qualità, i comportamenti. Fin qui abbiamo fatto vedere di saper scegliere sempre come giocare al di là di presenti e assenti. Abbiamo vinto partite importanti anche senza Osimhen, siamo arrivati a questo punto in Champions anche senza lui. Mi aspetto che chi va in campo avrà la massima fiducia per far venire fuori il collettivo. Raspadori si è allenato solo oggi, dovremo fare delle valutazioni su di lui. Domattina farà ulteriori prove e poi sceglieremo chi giocherà da prima punta“. 

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Ritrovare l’entusiasmo? Tutto passa dal modo di allenarsi, di stare in gruppo. Una gara come quella di domani può cancellare tutto quello che c’è intorno in questo momento. Napoli-Milan in campionato interessa solo ai tifosi delle due squadre, domani sera interesserà ai tifosi di tutto il mondo e questo lo sanno anche i calciatori.

Occasione unica? Io spero arrivino anche notti più importanti di questa nella mia carriera. Siamo a un punto altissimo, sia io che i calciatori, dobbiamo avere voglia e entusiasmo, ricordando da dove siamo partiti e dove possiamo arrivare. Ai quarti ci si confronta con squadre e stadi in cui diventa quasi proibitivo, invece mi aspetto di vedere una squadra che se la gioca. È una notte bellissima, ci dobbiamo anche divertire e gustare tutto già da stasera, non solo in campo”.

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Poi, sullo screzio con Maldini: “Non gli devo dire niente, la mia stima per lui parte da lontano. Ormai le telecamere sono pronte sempre a creare contrasti, ma è stata una cosa di spogliatoio normalissima. Quando ero allo Zenit e potevo scegliere i collaboratori mi fu chiesto un profilo internazionale per dare visibilità al club, quando feci il nome di Paolo furono felicissimi. Lo contattai ma aveva altro da fare e non accettò. Lo Zenit era disposto a tutto per averlo. Tra i miei post Instagram, a giugno 2020 durante il covid, ce n’è uno sul calcio e alle mie spalle c’erano le maglie di Maldini e De Rossi. È stato un dispiacere non averlo salutato a fine partita in campionato”.

Ancora sul Milan: “È una sfida da 180’, delle valutazioni si fanno, come quella su Osimhen che non abbiamo voluto rischiare vista la gara di ritorno. Sappiamo quanto è forte il Milan, ha vinto meritatamente contro di noi in campionato. Questa è la competizione dei campioni, però, e i campioni non si piangono addosso, trovano le soluzioni per giocare. Siamo una squadra con tanti campioni. Faremo tutto per essere più bravi di loro. Non eravamo i più forti prima, non siamo i più deboli oggi: si giocherà una partita che può dire molto per il futuro di tutti“. 

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Infine, su Guardiola: “Dalla sua risposta (LEGGILA QUI) ho capito che le mie parole non avevano fatto l’effetto che volevo. Mi alzo in piedi per Guardiola, da lui ho imparato tante cose, è come Klopp o De Zerbi, uno di quelli che mi piacciono. Gli chiedo scusa: ci fa piacere quando uno come lui parla bene di noi. Però se mi dice che possiamo vincere la Champions, allora rispondo che non siamo quelli: non dobbiamo avere l’ansia di dimostrare nulla, l’abbiamo già fatto, siamo entrati già nella storia e ora ci dobbiamo divertire mantenendo l’atteggiamento corretto con orgoglio e forza. Spero di poterci fare due risate con Guardiola davanti a un buon caffè turco“.